WOULD YOU LIKE SOME TEA?

di Ellen


Parte1

Se non ricordo male, tutto ebbe inizio il giorno del mio quarto compleanno … quando, per la prima volta, mia mamma mi disse : -Françoise, il giorno in cui compierai diciannove anni, dividerò con te un grande segreto … il nostro tesoro di famiglia! … tramandato di generazione in generazione … di madre in figlia !… -    … mentre mi parlava e mi teneva in braccio di fronte allo specchio, la guardavo con occhi grandi e sognanti , ascoltandola in silenzio, ma non comprendendo il vero significato di quelle parole! … Essendo ancora troppo piccola e non potendo capire, non prestai, a quel discorso, tutta l’attenzione che meritava: infatti, da brava bimba, ero più presa dai fiocchi e dai nastri rosa che mia mamma era intenta a sistemarmi tra i capelli in due adorabili codini, che del resto! … ma poi, crescendo, cominciai ad acquisirne coscienza … ogni anno … per il mio compleanno … mia mamma mi ripeteva quelle stesse parole … e, anche se piccola, iniziai lentamente a comprendere che, dietro ad esse , ci doveva essere qualcosa di molto speciale, dal significato ancora incomprensibile per me …  ma che, un giorno, avrei capito  e sarebbero state parte della mia vita e della mia essenza …
Con gli stessi occhi sognanti, ricordo poi, che rimanevo ore, incantata, a rimirare la mamma, mentre impastava i dolci e li guarniva con sapienza e cura … oppure, mentre si preparava davanti allo specchio … e io mi perdevo ad osservare i suoi lunghi capelli, mossi e biondi … gli occhi azzurri e limpidi, come il cielo di primavera … e a inspirare profondamente il profumo della sua pelle, che sapeva di quello zucchero vanigliato che si sente nella panna appena montata …
Ogni volta che la guardavo, rimanevo rapita dalla sua bellezza e speravo che un giorno, da grande, sarei diventata come lei, in tutto e per tutto!… così, senza sapere cosa ci unisse e ci rendesse così speciali, cercai in ogni modo di imitarla e di imparare da quello che faceva … Non le disubbidivo mai e seguivo attentamente i suoi consigli, non facendo altro, in realtà, che prepararmi al mio destino !... crebbi infatti, seguendo diligentemente gli insegnamenti della mamma, che mi ripeteva che quando sarebbe giunto il momento, avrei dovuto essere già pronta ad accogliere e a comprendere il nostro segreto!... e proprio, per questo motivo, mi dovevo preparare fin  da piccola! …
Finalmente, quel momento è giunto e la mia storia ha inizio proprio da qui  … quando magia, sogni, zucchero a velo, vaniglia e …  tè verde, si sono trasformati in polvere di stelle, sottoforma di bianca e candida neve cadente! …

24 Gennaio 2008
Doby Town

Guardo fuori dalla finestra, con sguardo ancora assonnato: i deboli raggi del sole mi hanno appena svegliato ed io sono ancora un po’ intontita dal sonno … uhm … sta nevicando … medito un attimo sulla cosa e, spalancando gli occhi pieni di gioia e aspettative, realizzo … E’ mattina! … getto le coperte da una parte e mi butto giù dal letto di gran carriera!
Oggi è un grande giorno! Almeno per me! … mi è impossibile non sorridere felice, mentre mi infilo le ciabatte ai piedi e corro in bagno a preparami! …
Mi guardo allo specchio sorridente  … e mi accorgo di non essere mai stata così felice! Ad ogni compleanno ero sempre più contenta, perché sapevo che era meno uno che mi separava da questo giorno e ora che ci sono … non sto più nella pelle!
Mamma dice sempre che devo ricordarmi di essere modesta e umile  … e di non concentrarmi solo su me stessa, ma … oggi è il mio compleanno!... E precisamente, il giorno del mio diciannovesimo compleanno! … quindi,  per oggi farò un piccolo strappo alla regola! … coccole, complimenti, regali e attenzioni solo ed esclusivamente, per me! …
Ahhhhhhhh!!! … che meraviglia!!! … non vedo l’ora!... finalmente:oggi è il grande giorno! ... Oggi:saprò! … finisco di preparami e indosso il vestito che la mamma mi ha regalato per Natale: un tubino di lana di angora rosa confetto, corto, con le maniche lunghe e il collo tondo, che modestia a parte … mi sta benissimo!
Sorrido felice, alla mia immagine riflessa nello specchio, mentre metto le mie scarpe preferite: un paio di decolté beige con il tacco alto, comprate dopo numerosi tampinamenti e promesse, di essere la più brava figlia del mondo, alla mamma!
Infine … arriviamo alla nota dolente! …  il trucco … sigh … so che la mamma non vuole, ma oggi farò un piccolo strappo alla regola, anche in questo! … solo un po’ di blush sulle guance e un lipbalm rosato, alla vaniglia! … senza esagerare! …
Mi do un ultimo sguardo prima di uscire e … penso che mamma sarà fiera di me! … Sono quasi bella come lei, quando aveva la mia età! … Beh, ora non è che è meno bella, ma … è molto più matura e il suo fascino è ormai quello di una donna …
Lo so che può sembrare assurdo, ma scendendo le scale e guardandomi attorno, mi sembra di vedere ogni cosa sotto un’altra luce : l’ambiente e gli stessi oggetti che lo costituiscono sembrano più luminosi e colorati … e anche il negozio, mi sembra completamente diverso … quasi fosse un altro!
-Françoise! –
Aiuto ! chi è?!? Mi giro spaventata, a guardare da dove proviene quel tono di rimprovero!
-Nonna! Mi hai fatto prendere uno spavento!- sbuffo con il cuore in gola!
-E’ tardi! E’ giorno già da più di un’ora!-
-Ma nonna … oggi è il mio compleanno! - … Hash!conterà qualcosa!
-E quindi? … per questo pensi che puoi esimerti dai tuoi doveri?! –
La guardo perplessa … pensavo di sì … a dire il vero … ma stai dicendo sul serio,nonna ?! … il suo sguardo è intransigente … come tutte le mattine che mi sveglio troppo tardi e non faccio quello che devo fare prima dell’apertura del caffè …
Sospiro …  e senza accorgermene metto il broncio … sob!
-E’ inutile che metti il broncio, ragazzina! … anche se è il giorno del tuo compleanno, non vuol dire che puoi fare la perditempo e la lavativa! –
-Mamma! Smettila! – e finalmente vedo spuntare la mamma dalla stanza adiacente, con in mano una teglia di dolci, appena sfornati, al profumo di cannella … - Dalle tregua! Oggi è il suo compleanno! … e se è in ritardo, è perdonata! … almeno per oggi! –dice alla nonna con aria di rimprovero, ma bonariamente e con quel suo sorriso dolce sulle labbra!
- Anna!Tu gliele fai passare tutte! E non va bene! Tua figlia è una peste! Lo sai!Ed è tutta colpa tua! … perché l’hai cresciuta permettendole di fare tutto quello che voleva!-
Nonna! … insomma!Sarò anche una peste, ma sono sempre tua nipote! Anzi, la tua meravigliosa nipote! … o almeno, così dicevi una volta … quando ero più piccola  e facevo tutto quello che dicevi e, soprattutto, non ragionavo con la mia testa!

-Mamma, non esagerare!Fran non è una peste! E’ una signorina! Ed è anche molto educata!Ha solo la curiosità e la spensieratezza di una ragazza della sua età!-
-E la sua fervida immaginazione?! E la sua malsana curiosità?!Quelle, dove le metti?!?-
-Mamma!Una ragazza della sua età è giusto che sogni ad occhi aperti … e poi, è un bene che sia curiosa! Vuol dire che è intelligente e sveglia! Ciò l’aiuterà a capire e a imparare tutto con più facilità!-
- Anna … è questo tuo spirito troppo permissivo che non le fa bene! Eppure io ti ho cresciuto con dei sani principi!-
-Sanissimi! Tanto che non ho mai potuto metter piede fuori da questo negozio! Ci terrei che per lei fosse diverso!–
-Perché?! Non c’è motivo!E comunque … è il tuo compito occupartene! Come io prima di te … e ora, Françoise! … da quando verrà a conoscenza del nostro segreto, dovrà continuare a seguire la tradizione del nostro caffè! … -
Che noia!E meno male che è il mio compleanno! Pensa te, se non lo era! … stare ad assistere alla solita cantilena , di tutte le mattine, come se io non ci fossi, tra la mamma e la nonna, anche il giorno del mio diciannovesimo compleanno, è veramente esaltante!… chissà perché, ogni volta che litigano fanno finta che io non sia presente!?Uffa!… Eppure … ormai sono grande!
Alzo gli occhi al cielo un po’ sconsolata …  e io che speravo che oggi fosse diverso dagli altri giorni!Invece butta come sempre! Sob!… piego la bocca in una smorfia di disappunto , ma mi riscuoto rapidamente, quando vedo la mamma che mi guarda di sbieco … e senza accorgermene mi metto sull’attenti ..
Lo sapevo che buttava male oggi! …
-Fran? … che cosa è quel rosa sulle guance e sulle labbra?! –
-Ehm … ecco io … pensavo che … visto che oggi è il mio compleanno … precisamente, il diciannovesimo, e quindi una tappa così importante  … beh, pensavo che .. –
-Pensavi?!? … lo sai che non voglio che ti trucchi! Ti rovini la pelle e poi … non sei più credibile! –
Guardo la mamma … che vuol dire “non sei più credibile”?! … probabilmente si accorge che sono rimasta stupita dalla sua affermazione e così, appoggiando anche l’ultimo dolce in vetrina , si pulisce le mani sul grembiule e viene verso di me … e mi parla con un tono quasi solenne ..
-Oggi … apriremo più tardi … non è mai successo in tutta la storia del negozio … neanche quando sei nata tu! … ma forse, le tradizioni ogni tanto vanno leggermente rivisitate …  e forse, anche il trucco … potrebbe essere una di quelle!- le sorrido felice, mentre mi scosta una ciocca di capelli dal viso …
-Ribadisco … tu gliele fai passare tutte, Anna!- la voce della nonna risuona nel silenzio del locale con tono di disappunto, ma la mamma non si scompone e la sento sussurrare dolcemente, in modo che sia udibile solo a lei e a me … - Sì, lo so … -
Mi prende per una mano … me la stringe forte, come se mi volesse dire che è arrivato il momento … Finalmente! … è ora! …  anche se non ho idea di cosa possa essere! ... A dire il vero, questo mi spaventa un po’, perché non so se sono pronta !… e non conta, se è da quando avevo quattro anni, che mi preparo per questo giorno: mi tremano lo stesso le gambe!… non me l’aspettavo così! … pesavo che ci fosse qualche rito … qualche preambolo … non so:qualcosa, però! Invece, niente! Buttata così, in bocca al lupo o a qualche mostro delle favole! ... Sigh!… mi porta nel retro del negozio e ci fermiamo  davanti alla porta  della nostra dispensa … dove non è mi mai stato permesso di entrare … almeno fino ad oggi … effettivamente era strano, ora che ci penso …
Mi sono sempre chiesta cosa ci fosse là dietro, ma non immaginavo che fosse legata al nostro segreto … uhm …  ma a quanto pare, sì! … E ora che sono ad un passo dal saperlo … mi sento così agitata! ... e mi chiedo se sarò all’altezza di continuare la nostra tradizione … e se riuscirò a … a fare cosa?!? … Ora che ci pensonon lo so! … è da quando sono piccola che vedo la mamma entrare in quella stanza e uscirne poi, dopo molto tempo, con delle boccette tutte colorate e profumate in mano! … rosa … azzurre … incolore … rosse … verdi … e ancora … profumo di cannella … di vaniglia … di mandorle … millefiori ... e altre volte di profumi a me sconosciuti … e poi, di varie forme e dimensioni … tonde … oblunghe … a forma di cuore … ma ogni volta che le chiedevo spiegazioni  … tipo: cosa fossero e perché avessero quei colori e quei buoni profumi, mi veniva detto che erano sogni e desideri che diventavano realtà … non è che mi illuminassero molto, quelle sue strane spiegazioni !…
Per questo però, forse, sono cresciuta pensando che i sogni sapessero di zucchero vanigliato … e i desideri di cannella … hihihihihih!
-Sei pronta, tesoro mio? … - mi stringe la mano e io deglutisco a fatica … è come se mi mancasse l’aria nei polmoni …
-Mamma? … -
-Dimmi, tesoro … -
-E se non fossi pronta? … voglio dire, se … non sapessi fare quello che fate tu … e la nonna ? … se … -
-Tesoro … stai tranquilla!… è scritto nel tuo destino! … il giorno in cui sei nata, è stato scritto nelle stelle, che saresti diventata  una meravigliosa realizzatrice di  sogni… -
-Realizzatrice di sogni? … che vuol dire? … - la guardo un po’ spaventata … non so perché, ma … ho la sensazione che il mio compito sarà molto difficile …
-Sì, tesoro … proprio quello ! … e ora ti farò vedere cosa significa e cosa si nasconde nel tuo destino ... - si avvicina alla porta e lentamente la apre … e così, di fronte a me, si svela il segreto di generazioni intere di … Wow! … io sarò una realizzatrice di sogni! ... un momento però: che vuol dire? … qualcuno mi traduca la terminologia in parole povere!Sigh!
Guardo la mamma e poi la nonna … nessuna delle due sembra preoccupata … come fanno ad essere così tranquille?! … ho capito che loro l’hanno già affrontato, ma … qualcuno potrebbe aiutare me a superare lo shock?!
Chiudo gli occhi e inspiro profondamente … e poi, mi faccio coraggio ed entro nella stanza …
Mi guardo attorno e rimango senza parole … che cos’ è? … la stanza è piena di scaffali in legno, su cui sono posate, ordinatamente da un lato, dei piccoli orci dipinti a mano, ciascuno contraddistinto da una scritta … in latino ? … dall’altro lato invece, delle boccette di vetro … di varie forme e colori … e ancora una parete intera, piena di libri … alcuni molto antichi … almeno a prima vista …
Il mio sguardo si pone poi, sul grande tavolo in mezzo alla stanza, su cui vi sono posate delle ciotole in porcellana … dei mortai … degli alambicchi vari … e un grosso libro aperto …
Mi giro verso la mamma e la nonna … -Che significa? … questo è il nostro tesoro di famiglia? … non capisco … cosa dovrei fare? … - sono totalmente confusa …
-Tesoro … te l’ho già detto … noi siamo delle realizzatrici di sogni … -


E solo a quel punto, un’idea mi passa per la testa … -Mamma … noi … siamo … streghe?! … - vedo la sua bocca piegarsi in un sorriso … e, involontariamente, porto una mano alla bocca, trattenendo un grido …

 

Mentre sto preparando il caffè e la cioccolata per la coppia di amiche che sono appena entrate nel locale, la mia mente vola … e comincia a fare, quello che io definirei, dei voli pindarici …
Io sono una strega? … no, non è possibile: le streghe non esistono … devo aver capito male … o meglio … alla mia domanda, mia mamma non mi ha dato una risposta … quindi? … quindi … io … ma mentre mi perdo in quegli stupidi pensieri, mi dimentico completamente della cioccolata che sto preparando e quando me ne accorgo, ormai è troppo tardi!
Sinff … puzzo di bruciato?! … Che è?!?...  Guardo il contenitore che ho in mano, con aria un po’ persa e assente  … ops … mi si è attaccata tutta la cioccolata al fondo del bricco! … uffa! Mi tocca ricominciare da capo! Che noia! Per una volta vorrei essere da un’altra parte … ma mentre mi sfiora questo pensiero , mi tornano improvvisamente in mente gli insegnamenti della mamma … quando mi diceva, fin da piccola, che dovevo imparare a capire le persone e i loro problemi … a interpretare i loro desideri e sogni … e di scoprire in quale modo dar loro una mano a raggiungerli … Già, come insegnamenti erano effettivamente strani, ma non ci avevo mai pensato … eppure … non mi è mai sembrato di avere dei poteri particolari … non ho mai spostato niente con la forza del pensiero … e non ho mai neanche lievitato in aria … o trasformato una rana in un principe … insomma , se sono una strega … che razza di strega sono, se non faccio niente di tutto ciò?Non ho neanche l’aspetto da strega!Semmai da principessa delle favole! Oops … e senza accorgermene, riattacco la cioccolata sul fondo del recipiente … Uffa! Sob sob!!!... sbuffo sconsolata, mentre vedo le due ragazze che mi guardano malissimo …
-Tesoro … che stai combinando? … quelle due povere ragazze sono qui da più di dieci minuti e ancora non hai portato a termine la loro ordinazione!-
-Scusami mamma … sono sovrappensiero … -
-Posso capirlo, ma … - si interrompe e poi mi guarda negli occhi … come se stesse soppesando di farmi una domanda … - … che ne dici? … vuoi provare? … -
A fare cosa? … la guardo stupita … non capisco cosa voglia dirmi …
-Vuoi … provare a realizzare qualche sogno? … magari proprio di quelle due ragazze lì? … -
Credo che la mia espressione sia stata alquanto eloquente, perché vedo la mamma chiudere gli occhi e scuotere la testa rassegnata …
Un attimo dopo, e non saprei bene come, mi ritrovo nella dispensa con lei...
-Bene … cosa hai osservato di quelle due? … - mi chiede schietta e senza giri di parole …
Rimango un attimo in silenzio a riflettere …
-Beh, che … hanno veramente dei bei abiti firmati … e anche le scarpe … devono essere di una marca nota … per non parlare delle borse! Una firmata Samantha Thavasa e l’altra Balenciaga … e sono due borse da sogno! – alzo la testa verso la mamma e la vedo ruotare gli occhi all’in su, esasperata … perché?!Non capisco!Ho solo risposto alla sua domanda!
-Fran! Fin da piccola, ti ho insegnato ad essere un osservatrice di comportamenti umani e non una critica di moda!-
-Ma mamma! Tu mi hai chiesto cosa ho osservato di loro e io ho risposto! Non mi avevi precisato … che volevi sapere del loro comportamento!- le rispondo imbronciata per l’ingiusto rimprovero …
-Oh, signore … - mormora, portandosi una mano alla fronte …  - Tesoro, ma … ti rendi conto che cosa significa trovarsi in questa stanza? … in mezzo a tutto questo? – e nel dirlo apre le braccia, ad indicare tutto quello che ci circonda …
No … a dire il vero,  forse non l’ho compreso … almeno fino ad ora …
Guardo l’espressione interdetta e preoccupata della mamma ed inizio a realizzare quello che sta tentando di farmi capire  … -Scusami , mamma … hai ragione … - mi mordo un labbro e mi impongo di ripensare a quelle due di là … e poi comincio a raccontare  alla mamma quello che ho osservato di loro … - … beh, ecco … sembrano molto nervose … entrambe, parlano, ma senza ascoltarsi reciprocamente … una delle due, continua a giocare con una ciocca di capelli, in maniera quasi ossessiva … l’altra invece … gioca con l’angolo del tovagliolo … - mi fermo … perché non so che conclusioni trarre … così, guardo di nuovo la mamma, come a chiederle un aiuto …
-Hai fatto caso alle loro borse? … -
-Beh, sì … anche troppo!- rispondo imbarazzata …
-No, in quel senso! … mi riferisco se hai fatto caso a cosa spunta fuori dalla borsa di entrambe?! … -
Mi fermo a riflettere … questo gioco non mi piace
-Non ti deve piacere! … almeno all’inizio … -
Mi irrigidisco … come ha fatto la mamma a sapere cosa ho pensato?
-Tesoro … pensa … concentrati e ragiona … -
Intimorita da ciò che è successo, mi metto seriamente a pensare … -Sì, ci sono! Dalle loro borse spunta il libro di algebra!-
-Esatto! … - mi sorride dolcemente … ed ha anche  un’aria trionfante! ... finché almeno, non proseguo nel discorso …
-Quindi sembrano due zitelle acide per via dell’esame di algebra! E non perché non hanno il ragazzo e nessuno se le fila!-  la vedo turbarsi … si incupisce e scuote nuovamente la testa in senso di dissenso! … e allora capisco che, certe volte, è meglio se mi fermo a pensare, prima di parlare a ruota libera!
Detto questo, vedo la mamma avvicinarsi al tavolo e aprire il grande libro posto su di esso … mi chiama accanto a sé … e mi fa segno di guardare cosa fa … va all’indice e con il dito, scorre giù, fino a circa metà pagina dove poi, si ferma … la mia attenzione si sposta allora, sul punto che indica e su cosa c’è scritto …
Stress da esame …
La mamma va alla pagina indicata, si mette a leggere con aria attenta e seria e poi mi chiede di darle una mano …
-Oggi farai il tuo primo preparato … -
-Preparato? … cioè? … -
-Prendi le cose che ti dico … vedrai che capirai meglio quando lo vedrai fatto!… - e così, la vedo prendere una boccetta blu, con un tappo dalla forma di una moneta ... e versare da una bottiglia, del liquido incolore e poi, aggiungere della polverina bianca …  infine, mescolare ritmicamente con una bacchetta in vetro …
Mi accorgo di guardarla come una completa stupida, ma … è più forte di me! … vedo che mi guarda e ride divertita e capisco che la mia faccia deve essere molto buffa … per non dire ridicola, mentre la osservo imbambolata!
-Tesoro, prendi tra le boccette poste lì in alto, a destra, della passiflora e portamela.. - rimango intontita per un attimo, fino a quando la mamma non mi schiocca le dita di fronte e mi riscuote … -Tesoro … riprenditi!Su, forza!- e corro come … come ?! … non saprei bene come dirlo! … sto strusciando  i piedi per terra, come se non sapessi più, neanche camminare sui tacchi! …
Maledetta emotività! … e comunque, lei lo fa da una vita! E io invece, devo ancora abituarmi ad essere una strega! … voglio dire: mica si nasce imparate?!No? … bisogna fare un po’ di gavetta !… o forse no? … no, perché … se si nasce già così … allora io sono negata! … E mentre prendo con mani tremanti la piccola boccetta, mi sfugge un sospiro … perché ho la brutta sensazione che la preparazione di una vita non sia sufficiente? … con passo incerto, porto la passiflora alla mamma e ciò che la vedo fare, mi lascia interdetta … prende alcune gocce, forse una ventina, e le mette nella boccetta preparata prima … e comincia a mescolare di nuovo per alcuni attimi…
Mi guarda e sorride … - Ecco … e ora è pronto! Provaci tu adesso … - e mi fa segno di prendere il suo posto … così, senza sapere bene cosa devo fare, mi avvicino al tavolo e comincio ad imitare quello che ha fatto lei … prendo una boccetta incolore e … e ora cosa faccio?
-Mamma  … che devo fare? … dimmi tu … io non so … -
-Eppure mi hai guardato attentamente! … ma a quanto pare non abbastanza! - sospira rassegnata … - Intanto prendi la boccetta del colore giusto … il blu è il simbolo dell’armonia e dell’equilibrio … non ché della calma!Ha la facoltà di rilassare e credo che, quelle due ne abbiano proprio bisogno, in questo momento!-
Annuisco … si comincia bene! … sbaglio subito il colore!!! …
-Sì, ma poi non so cosa e come … e in quale quantità! –
La vedo aggrottare la fronte … e piegare le sopracciglia interdetta …
-Tu prova a dirmi … e poi vediamo … -
Riguardo sconsolata il tavolo e prendo la bottiglia di liquido incolore … e comincio a versarlo nel contenitore … - Va bene così? … -
-Sì … ma non la riempire fino al bordo … hai bisogno di mescolare e anche di aggiungere le gocce di passiflora! … e considera che, ci saranno alcuni casi, in cui dovrai aggiungere più tinture o estratti … quindi, hai bisogno di spazio per metterli e mescolare! ... - annuisco nervosa … e mentre riposo quel liquido incolore e senza profumo … mi chiedo di cosa si tratta …
-Tesoro .. è acqua … semplice acqua di fonte … - mi volto stupita verso la mamma e la guardo ancora più sconvolta … mi sta leggendo nel pensiero? … - Su, sbrigati … o quelle due di là, fanno in tempo a fare l’esame di algebra prima che gli si somministri  il nostro rimedio per l’angoscia! – mi fa l’occhiolino e mi sorride … e per un attimo sento di non sopportarla! … Non la sopporto quando fa tutto così semplice! A me verrebbe voglia di urlare per il nervoso, altro che sorridere!
-E questo? … quanto ne devo mettere? … - e indico con il dito la polvere bianca nella ciotola …
-Beh … considera che, dobbiamo sempre evitare di fare venire come effetto collaterale, il diabete!-
Questa volta è il mio turno di aggrottare la fronte e di piegare le sopracciglia in senso di disappunto …
-Tesoro! E’ zucchero vanigliato! Non lo senti dall’odore?! Quanto ne metterai mai in 50 ml di acqua ?!… -
Zucchero?!? Eh!!! … sgrano gli occhi allibita … e questo significa fare le streghe? … usare acqua e zucchero? … e cosa ne è rimasto di quelle che viaggiavano su una scopa e andavano a giro a fare sortilegi e pozioni?!?
-Zucchero? … ma ne sei sicura? … -
-Sì! Forza! Mettici mezzo cucchiaino e venti gocce di passiflora e muoviti! Tua nonna è brava a intrattenere le persone, ma quelle due, hanno di meglio che stare ad aspettare noi!-
Calma, eh! … mica lo faccio da quando sono nata! … mi ci vuole tempo per assimilare!
Eseguo rapidamente gli ordini della mamma e preparo il mio primo … preparato? … pozione? … boh?! Non ho la più pallida idea di cosa possa essere … me lo dovrò far spiegare meglio … in un momento di più calma, magari!
Torniamo finalmente di là … e vedo la nonna che parla amabilmente con quelle due … e a quel punto mi chiedo una cosa: come faremo a fargli bere la pozione? O quello che è?! Ma non aspetto molto, che vedo la mamma prendere due bicchieri dalla forma strana … versarci in ciascuno dello sciroppo di rosa, dell’acqua frizzante e poi le boccette preparate … e infine, mescolare di nuovo il tutto!
Ecco … una cosa fondamentale che devo ricordarmi è … mescolare! Mescolare sempre!
Così, vedo la mamma avvicinarsi al tavolo delle due e con un gran sorriso, servire alle ragazze i due bicchieri …
-Ragazze, scusate gli inconvenienti di oggi … per farci perdonare, vi faccio assaggiare un antica bevanda ritemprante!- … tutto accompagnato da una sequela di sorrisi … mi chiedo se con la stessa sequela di sorrisi, ha incantato anche mio padre … e a quel pensiero sento il cuore battere in modo irregolare …
Non ho mai conosciuto mio padre … e non so neanche se sia ancora vivo … probabilmente … sì … magari è da qualche parte per il mondo … e non sa neanche di me … già, quel pensiero mi ha sempre inquietato … non so perché, ma spesso ho la sensazione che … mia mamma non glielo abbia mai detto … voglio dire … di me …
Minuti dopo, infine, dopo aver mandato giù, inconsapevolmente, un preparato fatto da me e potenzialmente velenoso …  considerate le mie capacità! … vedo le due ragazze, tutte tranquille e soprattutto vive, uscire dal caffè, ringraziando mia mamma e mia nonna per la loro gentilezza … e la mia? … io non conto? .. ho capito che ho bruciato due volte la cioccolata … e che … non  ho preparato neanche il caffè, ma … insomma: ho appena scoperto di essere e di appartenere ad una stirpe di chissà quante generazioni di streghe! … mi sembra normale essere un po’ confusi! Sob … sob … comunque , mi consola di non aver visto nessuna delle due morire sul tavolo o stramazzare al suolo  rantolante, prima di esalare l’ultimo sospiro!… beh,  forse, ho qualche speranza!...

 

Parte 2

Fuori sta ancora nevicando debolmente … è da stamani che, anche se poco, la neve scende incessantemente … i suoi fiocchi bianchi sono così belli e leggiadri, da ipnotizzarmi … così, senza rendermene conto, tra un cliente che arriva e uno che se ne va, si fa pomeriggio inoltrato … di gente non ne è passata molta … forse è perché oggi fa molto freddo … probabilmente sono tutti chiusi in casa … al calduccio … con la propria famiglia … 
A quel pensiero mi rattristisco un po’ … anche se oggi è il mio compleanno … la giornata si concluderà come ogni giorno dell’anno : chiuderemo il caffè … puliremo … torneremo su, in casa, a mangiare qualcosa per cena e poi … andremo a letto o forse, faremo due chiacchiere sul divano …  Insomma: tutto come sempre e se ci penso,  mi assale la melanconia … sospiro … sigh! …  tutto questo meraviglioso compleanno, che aspettavo fin da quando sono piccola, non è poi così meraviglioso! … ho la sensazione di aver riposto troppa fiducia in esso … chissà perché, ma credevo che sarebbe cambiato qualcosa nella mia vita! E invece … beh, sì … sono diventata una strega! Ma non era ciò che speravo!… mugolo demoralizzata, con la fronte appoggiata sul palmo della mano a sorreggermi, ma proprio in quel momento si apre la porta del locale … ed entrano alcuni clienti …
Guardo l’orologio: ore 17: 59 … e io ancora non lo posso sapere, ma … la mia vita sta per cambiare …
Al rumore della porta che si apre, alzo la testa … e vedo la mamma che va incontro ad un paio di clienti … non riesco a vedere i loro volti, ma sembrano due ragazzi, anzi mi correggo: una ragazza e un ragazzo … si accomodano ad uno dei tavoli di fronte alla vetrata e sento mia mamma chieder loro cosa vogliono …
Sono così assorta da quella scena, senza un vero perché, che non mi accorgo neanche che, nel frattempo, entrano anche altri clienti … che si siedono, praticamente, nei tavoli diametralmente opposti e più nascosti del locale … quelli più appartati e raccolti  … alla mia sinistra e alla mia destra …
-Tesoro? che stai facendo ancora qui? … vai a chiedere a quel ragazzo cosa vuole?…-
La guardo stupita … a chi si sta riferendo? … così, mia mamma mi fa segno con la testa di guardare alla mia destra … mi volto e lo vedo … o meglio … vedo un tipo di spalle … che guarda fuori dalla vetrata! …
-Scusa mamma … non mi ero accorta … ero assorta a vedere quei due che stavi servendo e … -
-Tranquilla tesoro … non è un problema … anzi prima di andare … dimmi quale è il desiderio di quei due lì … -
La domanda mi prende alla sprovvista … così a bruciapelo è complicato! … ma la buona e vecchia gavetta, no?!
Li riguardo rapidamente e poi faccio mente locale sul perché, avevano attirato tanto la mia attenzione …
-Lui sembra irritato … quasi infastidito … mentre lei … è raffreddata … -
Mia mamma continua a guardarmi … ma io non so cos’altro dire …
-Guarda meglio … -
Sospiro sconsolata e li riosservo … lui è vestito molto elegante … forse sta andando ad una festa … mentre lei … mi sembra veramente affaticata e stanca … forse …
-Potrebbe essere che … lui è irritato perché deve andare da qualche parte senza di lei … perché lei non sta bene e non se la sente … - finisco di dire quelle parole e vedo la bocca di mia mamma piegarsi in un sorriso …
-Bene … allora un po’ di biancospino per lui … e un po’ di propoli e salice per lei…- e dicendo così si allontana … suppongo che stia andando di là … vorrei andarci anche io, ma non posso lasciare il locale … e poi c’è anche quel tipo da servire … già! Che sciocca! Quel ragazzo! … E senza pensarci mi dirigo verso di lui …
-Buonasera! … che cosa desidera? … - gli sorrido, mentre lui alza il viso verso di me e mi guarda negli occhi … e io, sento il mio cuore fare crack … e non solo …
ma quanto è bello questo tizio?!Da dove è uscito?!Sembra un attore!Occhi azzurri e capelli rossi … affascinante e intrigante … con un’aria a cattivo ragazzo che lo fa sembrare ancora più sexy! …
Rimango un attimo in adorazione, quando sento il vuoto sotto di me … e non in senso figurato, ma nel vero senso della parola! Uno dei tacchi delle mie scarpe si rompe improvvisamente e perdo l’equilibrio, finendo rovinosamente, mezza distesa sul tavolo del ragazzo …
Dolce?! … ehm … forse no … non è il caso! …
-Ahia! Che male! – mugolo indolenzita … lui si alza e mi dà una mano a rimettermi in piedi, mentre la coppia mi guarda stordita … non hanno mai visto cadere nessuno?! Non c’è bisogno che mi guardino così! E’ già abbastanza imbarazzante …
-Tutto bene? … -
-Ehm … sì … credo di sì … - cerco di darmi un contegno, ma credo che ormai sia inutile … accidenti ad ogni cosa! … guardo la scarpa … -Oh … no … le mie adorate scarpe!- … mi viene da piangere! … ci avevo messo così tanto per convincere mia mamma a comprarmele e ora … si sono rotte!
Alzo lo sguardo verso il tipo e lo vedo ridere divertito … 
-Guarda che non c’è niente da ridere! –
La sua espressione torna seria e si scusa … - … non volevo offenderti … ti chiedo scusa … - ma il tono di voce con cui me lo dice è così contrito, che mi sento in colpa e mi scuso anche io …
-Scusami tu … - dico esitante, mentre non riesco a schiodare i miei occhi dai suoi … è come se mi avesse stregato … e a quel pensiero mi viene da ridere … e per fortuna, sono io la strega!
-Françoise ! … Françoise! … Françoise! –
è come se avessi la sensazione che qualcuno mi stia chiamando … uhmma non è una sensazione!E’ la realtà!
-Ehm … credo che ti stiano chiamando … - mi dice il ragazzo, con un sorrisino divertito, stampato sulle labbra …
Ops … Colta in flagrante! …
-Chi?Io? … - gli dico come una perfetta beota …  ma a quel punto, mi riscuoto bruscamente … -Oh, mamma! – l’espressione mi sfugge di bocca, appena vedo gli occhi di mia mamma e mia nonna guardarmi turpi!
-Ehm … scusa … torno subito a fare l’ordine! – e mi allontano zoppicando …
Ho una gran voglia di sprofondare! … Datemi una pala! …
Mi avvicino al bancone e, con sguardo intimorito, chiedo alla mamma se può andare lei, a prendere l’ordinazione di quel ragazzo, mentre vado a cambiarmi le scarpe …
Mi annuisce con aria seria … troppo seria! … perché ho la forte sensazione che mi arriverà un bel rimprovero?! … sconsolata, mi tolgo entrambe le scarpe e salgo su …
Bella figura che ho fatto! … da noi,  non capitano quasi mai,  ragazzi carini … e l’unico che oggi si era presentato, si è messo pure a ridere di me! E’ vero che ci ho messo del mio, ma … insomma:la mia solita fortuna!
Quando arrivo in camera … forse perché sono un po’ demoralizzata, mi siedo sul bordo del letto e mi metto a rimuginare sulla giornata … stamani ero partita piena di aspettative … piena di sogni e ora … mi ritrovo con una scarpa con il tacco rotto … e una brontolata in arrivo …
Beh … diciamo che poteva andare peggio … o forse no … mi alzo, decisa a cambiare l’esito di questa giornata, e mi cambio … mi metto i miei soliti abiti … i jeans scuri, la maglina bianca e il cardigan lungo, di lana marrone ... e soprattutto: comode scarpe da ginnastica!
Viva le scarpe da ginnastica!Soprattutto quelle rosa con i lacci bianchi!!! …
Scendo di corsa dalle scale, pronta a prendermi anche una brontolata dalla mamma, ma intenzionata a riprender credibilità con quel tipo di prima !… ma purtroppo per me, doveva proprio essere il peggiore dei miei compleanni, quello … perché, quando rientro, con un bel sorriso stampato sul volto, vedo il ragazzo di prima, parlare con un’altra ragazza, bruna  … mano nella mano! … oh, no … non è giusto! … ma guarda te! … una si assenta qualche minuto e subito glielo prendono sotto il naso! …
-Non è che te lo prendono sotto il naso … tesoro … se solo tu avessi osservato … bene .. avresti notato l’anello all’anulare … ce l’aveva già da quando era entrato! … quindi, la cosa non è mai stata diversa da così! … ecco tutto!..-  mi volto a guardare la mamma … come al solito … lei ha capito tutto e io niente … mi passa accanto e mi sorride … -Se vuoi ti dico il suo nome … -
Annuisco … ormai sono curiosa di sapere …
-Si chiama Nathalie … -
Eh?!?! … ha un nome da donna?!?! …
-Ma no! Non lui! Lei ! … sei senza speranze, figlia mia!- mi dice senza che io abbia aperto bocca , guardandomi solo in faccia …
Io?!? … ma cosa me ne importa mai, di sapere il nome di lei?! … mi interessava quello di lui!! … e così, dopo il danno anche la beffa! …
-E va beh … finisco io con loro due … piuttosto, vai a salvare quella povera anima dalle grinfie di tua nonna! –
-Eh? … - mi giro a cercare la nonna e la vedo tutta intenta a parlare ad un tavolo con un cliente … chissà perché, la mamma ha detto così? … generalmente, la nonna è brava … ci sa fare con le persone … ma che dico?! … lei è una strega da anni: ormai non ha alcun problema! … e proprio per questo la lascio fare … tanto, se ci andassi io, complicherei solo le cose! … e rischierei pure, di prendermi anche una brontolata a gratis !… anzi, che dico? … la seconda o la terza  della giornata! … non ricordo più, neanche  quante ne ho collezionate oggi! Sob! … sob!…
Inizio a pulire … fra poco chiudiamo … sospiro sconsolata … non è stato assolutamente il compleanno che desideravo, ma … come dice sempre la mamma .. non tutte le ciambelle possono uscire con il buco!...
-Françoise! –
Uhmmm … il solito tono garbato e autoritario della nonna! …
-Dimmi nonna … -
-Prepara questo ordine! E sbrigati! –
Se non sapessi che è mia nonna e che, per forza di cose, mi vuole bene … penserei che mi veda solo, come la sua schiavetta personale … !
Guardo il foglio e leggo semplicemente tè verdee quindi? … tutto questo rumore per una tazza di tè verde?! … mah! … così, un po’ interdetta, mi metto a prepararlo … è vero che tra le tre, io sono la più brava a preparare il tè … e che quello fatto da me, è sempre stato quello che ha suscitato più assensi!... ma non vedo tutta questa premura!?
-Ecco, pronto!- dopo alcuni minuti di infusione, porgo la teiera e la tazza sul tavolo, ma vedo la nonna scettica … non sembra convinta … e non capisco perché …
-Sei sicura, Françoise? … è tutto a posto? … - guardo la nonna di sbieco … certo che sono sicura! … che cosa ci vorrà mai a preparare del tè verde!?Senza considerare che il mio, è il migliore!Lo dicono tutti!
-Certo , nonna! -
Poi, senza aggiungere altro, mette la roba sul vassoio e la porta dal cliente … così, indisturbata, continuo a pulire … meglio portarsi avanti con le cose! Per lo meno, dopo, sarò libera di dedicarmi alle mie letture preferite! … Sono a mezzo di un libro che mi ha prestato la mamma e che si chiama “La Saga dell’Orologio Infinito”! E’una delicatissima storia d’amore, in cui i protagonisti sono due ragazzi … lei ha ereditato dal padre, un pezzo di un antico orologio … che secondo la leggenda, non deve essere riunito, perché potrebbe aprire le porte di un’altra dimensione e far fluire nel mondo tutti i peggiori mali … insomma, una sorta di vaso di Pandora! …  solo che, non riescono ad interpretare la profezia nel modo corretto e l’orologio viene riunito e ..
-Françoise! –
-Sì! – … accidenti ad ogni cosa! oggi, mi sembra che la nonna abbia il dono di farmi trasalire sempre nei momenti meno opportuni!
-Françoise … - mi guarda e mi porge il vassoio con il tè … praticamente non toccato … - Bevilo!- mi dice con aria autoritaria …
-Perché?!-
-Dovresti imparare ad obbedire! … ogni tanto! E’ colpa di tua mamma, se sei così ribelle!-
E ti pareva?! … sono sempre io la pecora nera della famiglia! … uffa! … così, controvoglia, mi verso un po’ del tè in un bicchiere e lo bevo …
-Bleeeeeeee ! - … appena lo mando giù , molto poco finemente, lo risputo … - E’ amaro! … - dico disgustata …
-E’ stata la stessa reazione del cliente! … tranne che lui è stato più fine di te! … la prossima volta che fai le cose, bada a fare più attenzione! … non ti sei neanche accorta che hai rimesso tre volte il tè e l’hai lasciato in infusione per troppo tempo!E ora vai subito a scusarti con lui! –
Perché, allora, non me l’hai detto prima?!?!? …
-Sì, nonna … - il mio tono è dispiaciuto e mortificato allo stesso tempo … ma come è possibile che abbia sbagliato così scioccamente?!? … non è da me!Non mi era mai capitato! … e con la coda tra le gambe, mi dirigo verso il tavolo del cliente a scusarmi ...
Da quanto mi sento in imbarazzo, mi dirigo verso di lui con la testa bassa e mi scuso senza neanche guardarlo in faccia …
Che vergogna …
-Mi scusi tanto … è stata tutta colpa mia!Sono mortificata! Glielo preparo subito di nuovo!-
-No, non importa … sono di fretta … sarà per un’altra volta … grazie lo stesso … - la sua voce sembra tranquilla e neanche arrabbiata … così, timidamente, alzo la testa per guardarlo in volto e mi ritrovo a fissare ammaliata, due profondi e caldi occhi marroni … che mi sorridono con gentilezza …
-Eh … ecco … io .. – oh, no … perché sto balbettando?! … che mi prende?! …
-Tranquilla … non c’è problema! Sono cose che capitano! – continua a sorridermi e io non so bene perché, ma … rimango lì, in piedi, intontita  … - Scusa, ma … ora devo proprio andare … mi aspettano e … - lo vedo tirare fuori il portafoglio per pagare e io mi riscuoto improvvisamente …
-No … - … ma no , cosa?! … - … torna domani … e ti offrirò il tè … - gli dico d’impulso,  senza neanche pensarci sopra …
Lo vedo guardarmi stranito , forse non si aspettava una proposta simile o forse … mi è spuntato un brufolo gigante sul viso !… no, perché … a questo punto, può succedere veramente di tutto! … ma alcuni attimi dopo, lo vedo piegare la bocca in un sorriso dolcissimo … e annuire, riconoscente, per la gentilezza …


-Va bene … ti ringrazio … - e dicendo così, si alza e se ne va … salutando tutti prima di uscire …

 

-Françoise … smettila di giocare con la verdura nel piatto!-
Eh?che mi stai dicendo mamma?! … guardo la mamma senza neanche risponderle … non ho neanche capito cosa mi ha chiesto …  mi sento in catalessi  … è il peggiore dei compleanni che abbia mai festeggiato …
-Fran … basta rimuginarci sopra !… forse, non è stato il compleanno che volevi, ma … ricordati che certe volte … le cose non sono come sembrano … e che da ogni cosa, si può trarre qualcosa di positivo … -
Alzo gli occhi verso di lei … Parli bene, tu! Non era il tuo compleanno e non lo aspettavi con ansia , da sempre! E comunque, ci mancava solo che mi sapessi leggere nel pensiero! … non è giusto! … è scorretto! … ora sì, che non ho più un briciolo di privacy! … ma a pensarci bene … forse, non ce l’ho mai avuta …
-Mamma? … -
-Sì, tesoro? … -
-Io … non credo di essere in grado di fare la strega … -
Mi guarda con aria stupita … e poi si mette a ridere …
-Che c’è da ridere? … non ti ci mettere anche tu! … è tutto il giorno che il mondo ride di me! … -
-Non essere così disfattista e pessimista! … te l’ho già detto! Cerca di prendere il buono delle cose … -
-Ma mamma … hai visto che disastro?! … Ho pure sbagliato a fare un semplicissimo tè verde!Ho quasi avvelenato il cliente! - … già il ragazzo dagli occhi scuri … -Senza considerare che, il mio modo di prepararlo è speciale e ha sempre riscosso un gran successo! E comunque … era un semplice tè verde!E l’ho sbagliato! … -
-Tesoro … non puoi pretendere di sapere fare le cose, se non le hai mai fatte! … e comunque, capita a tutti una giornata storta! -
Beh … anche questo è vero … però, proprio il giorno del mio compleanno?! ..un altro giorno, no? …  mi chiedo, a cosa siano serviti tutti questi anni di preparazione?! … se  al momento in cui devo dimostrare le mie capacità, non faccio altro che disastri e sono un’imbranata totale?! … anche nelle cose che ho sempre fatto?! …
-Tesoro … perché non fai una cosa? … perché non vai giù, a leggere un po’ il vecchio libro? … magari … ti fai un’idea più chiara di cosa significa essere strega, come dici tu … -
Annuisco mestamente e mi alzo … ma prima di scendere giù, voglio chiedere una cosa alla mamma …
-Mamma … ma noi che genere di streghe siamo? … buone o cattive? … -
La vedo sorridermi … - … noi realizziamo i sogni e i desideri delle persone … non facciamo miracoli, ma li aiutiamo a vivere la vita di ogni giorno, con più serenità … vedendo il lato positivo delle cose … -
-E quindi ? … siamo buone? … -
-Tesoro … sei buona se utilizzi le tue conoscenze per aiutare gli altri … e non per fargli del male … -
La guardo un po’ interdetta … perché non mi sta rispondendo? … perché è così vaga? … forse … non siamo buone? … forse, le streghe sono solo cattive? … eppure, io non mi sento cattiva … un po’ imbranata, semmai , ma … non cattiva !… non ho nemmeno mai tirato i capelli a nessuno! … neanche a quella antipatica della mia compagna di banco, che mi rovesciò il pranzo per terra, apposta, solo perché avevo preso un voto più alto del suo! …
Comunque … avrò il tempo per capirlo … suppongo che questo è il mio destino … quindi … prima o poi, capirò … spero!
Mentre apro la luce nella dispensa, inspiro profondamente, il profumo che proviene dai vari contenitori sugli scaffali … è un miscuglio strano … ci sono essenze dolci … altre agrumate … e alcune speziate … e ancora, odore di vaniglia … cannella … zenzero … e poi, altri odori a me sconosciuti e forti …
Prendo il libro … cavolo se pesa!!! … come sempre, la conoscenza ha il suo peso, figurato e non! Mi metto a sedere per terra, a gambe incrociate e comincio a sfogliarlo …
E’ molto interessante … e anche bello da guardare … le pagine sono molto fini e vellutate al tatto … sono ingiallite dal tempo, ma questo gli conferisce  un fascino particolare …
Mi metto a guardare l’indice … e leggo …

-Angoscia
- Apatia
-Astenia

-Concentrazione

-Dolore

-Energia

-Fiducia in sé

-Insonnia
-Mal di pancia
-Mal di testa

-Nausea

-Stress

E la lista è lunga! … vi è anche una voce che mi fa sorridere … c’è scritto: contro il mal d’amore … !
Sigh … sospiro … e poi casualmente, mi viene in mente di cercare qualcosa contro l’essere imbranato … potrebbe essere utile! E soprattutto … potrei esercitarmi proprio su di me! …
Ma nel cercare qualcosa che potrebbe aiutarmi, o comunque, chiarirmi le idee … leggo un’avvertenza … che si ripete in fondo ad ogni preparato …
Mai provare su sé stessi! …
Ottimo! … neanche questo posso fare! … sconsolata, mi appoggio con la schiena contro il  muro e sbuffo … e senza accorgermene … mi si chiudono gli occhi e, lentamente, cado nel mondo dei sogni … immaginando di preparare  il miglior tè verde di sempre …

 

Parte 3

Ahia! … che male! … sento tutta la schiena indolenzita! … accidenti a me e a quando mi addormento per terra …
Mi alzo tutta dolorante e, un po’ intontita, ripongo il libro al suo posto … guardo rapidamente l’orologio a muro … E’ meglio che vada a prepararmi per aprire il negozio …
Mentre salgo su, in camera mia, vedo la mamma scendere …
-Tesoro … è una mia sensazione o non hai passato una grande nottata ? … -
-Fosse solo quello … - le rispondo mogia … tentando di sgranchirmi le ossa, anchilosate.


-Dai, tesoro … è tardi … vai a prepararti … - e dicendo così, scende giù, mentre io corro in camera  … non ho voglia di sentire i rimproveri della nonna … ne ho già fatto incetta ieri!

 

Cercando di esercitarmi a capire … a vedere … a interpretare … ad osservare i desideri delle persone che mi sono trovata davanti stamani … ho imparato alcune cose molto interessanti … tra cui … a stomaco pieno, le persone sono molto più disponibili ad un dialogo! … che un po’ di artiglio del diavolo nella cioccolata calda, fa bene contro i dolori !… e ancora che, un bel tè di tiglio, calma anche i pianti più convulsi !… e che una bella fetta di limone, in un semplice earl grey,  può dare sollievo a un po’ di nausea …
Beh … ho anche imparato come preparare alcune  … pozioni? … ancora non saprei come chiamarle! … comunque, c’è ancora, una cosa più positiva:  sono le  12:17 e non ho ancora avuto un rimprovero dalla nonna! … wow! … potrei segnarmelo sull’agenda!Mai capitato! … mi viene da ridere all’idea, ma smetto subito, quando vedo aprirsi la porta del negozio ed entrare il tipo di ieri …
-Buongiorno … -
-Ciao! – gli rispondo sorridente … non so perché, ma sono felice di vederlo … gli vado incontro e lo faccio accomodare ad uno dei posti al bancone … sotto gli occhi increduli e sbigottiti della nonna …
Chissà perché mi sta guardando così?!... bisogna essere gentili con i clienti, no?! …
-Se non ricordo male … sono in debito di un tè verde! … -
-Sì … dice di sì … - mi sorride … piega la bocca in un modo veramente dolce …
-Ti posso offrire anche una fetta di torta? … -
Lo vedo che guarda l’ora … e poi mi risponde distrattamente … - No, non importa … la prossima volta … -
-Va bene … - così mi metto a preparare il tè .. questa volta con molta attenzione … non vorrei bissare la scena di ieri! …
-Françoise? … ma sei tu? … - mi sento chiamare … possibile? … giro la testa verso il punto da dove proviene la voce  … e rimango spiazzata, mentre guardo una ragazza che mi sorride con aria felice … quanto è brutto quando la gente ti saluta e tu non sai chi è!!!! …
-Fran!Sei proprio tu! … non ti ricordi di me? … Sono Catherine! … eravamo compagne di banco alle superiori, l’ultimo anno! –
La guardo meglio e alla fine mi ricordo di lei !  … illuminazione!… ma era diversa prima!?  … esco da dietro il bancone e le corro incontro, abbracciandola!
-Catherine! Che bello rivederti!Sono passati così tanti mesi che … non ti riconoscevo!Ma hai tagliato i capelli? … e ti sei fatta anche il colore? … -
-Eh, sì !Giusto per cambiare un po’!-
-Ti stanno benissimo!Quasi non ti riconoscevo! … Ma come mai da queste parti?... –
No … no … proprio non ti riconoscevo! … sigh!
-Sono venuta con una collega … che lavora con me, nella palestra per bambini diversamente abili in centro … siamo venute a fare una pausa … oggi abbiamo avuto una giornata brutta … uno dei ragazzi che badavamo, era più agitato del solito e a stargli dietro … sono inciampata e mi sono storta la caviglia … -
-Mi spiace … ti fa molto male? … -
-Un po’ … ma il problema è che non posso tornare a casa … altrimenti la mia collega rimane sola, durante il turno, quindi  … -
-Capisco … devi resistere, nonostante il dolore … ma posso almeno offrirvi qualcosa? … non so … un po’ di cioccolata? … -
-Ti ringrazio  … sei sempre così gentile! … anche quando eravamo alle superiori, eri sempre così carina e disponibile con tutti! … sei un vero angelo! …
Io direi una strega, ma … nel senso buono del termine!...
-Figurati!Se posso aiutare … lo faccio volentieri!- le sorrido e, mentre la lascio tornare a sedere al suo tavolo, torno dal ragazzo …
-Oh … scusa … ti preparo subito il tè … ti chiedo perdono, ma era tanto che non vedevo la mia amica e … - lui annuisce tranquillamente, prima che possa aggiungere altro …  così, gli sorrido per la comprensione e, senza perdere altro tempo e con la scusa di prendere gli ingredienti per gli ordini, corro subito dietro, a preparare una pozione per Catherine …
Vediamo … consulto il vecchio libro … sicuramente saprà darmi qualche buon consiglio … Ecco!Trovato! contro le storte !… un po’ di polvere di arnica , sciolta in acqua pura … Bene!e’ anche una cosa rapida!Farò veloce! …
Finisco rapidamente il preparato e torno in sala, tutta felice per essere stata così brava! … e nel tempo in cui metto a preparare la cioccolata per la mia amica e la sua collega, inizio a fare anche il tè verde … Portiamoci avanti con il lavoro!... Evviva!Le cose non potrebbero andare meglio!
Aspettando che il tè stia in infusione per alcuni minuti, mi volto a guardare il ragazzo e gli sorrido … come a rassicurarlo che fra poco, berrà il suo tè! … Anzi, il miglior tè dei dintorni!Perché, si sa: come faccio io il tè, non lo fa nessuno! … d’altronde, la mamma ha ragione! …  può capitare a tutti una giornata storta! … con l’occasione però, mi soffermo anche ad osservarlo e mi accorgo che ha dei lineamenti molto insoliti … dolci, ma contemporaneamente molto virili … il taglio degli occhi è particolare … forse è straniero …  e il loro colore è molto intenso … non credo di aver mai visto degli occhi marroni così profondi … indossa un paio di jeans scuri, una maglia bianca sotto il maglione di lana, spesso e rosso,  e un piumino smanicato blu scuro  … Wow! È veramente un bel ragazzo! ... è di poche parole, ma …
Mi riscuoto, improvvisamente, da quei pensieri così frivoli … e mi accorgo che è tempo di togliere il tè … e anche la cioccolata , che è ormai pronta! … Basta versare un po’ di arnica in polvere,  in un bicchiere d’acqua aromatizzata alla rosa, da accompagnare alla cioccolata,  e il gioco è fatto! … così, verso il tè nella tazza per il ragazzo, servendo intanto lui … e poi, porto la cioccolata e l’acqua corretta, al tavolo della  mia amica …
-Grazie Fran!Sei veramente gentile e queste cioccolate sembrano veramente cremose e squisite! –
-Lo spero! … e mi raccomando: bevi l’acqua aromatizzata , alla fine! … vedrai che ti lascerà un gusto piacevole e esalterà anche il sapore del cacao! … -
-Grazie! … seguirò il tuo consiglio! -
-Bene! Allora … buona pausa e buona cioccolata! –
Ritorno saltellante al banco, felice di aver potuto aiutare la mia amica … certo che è soddisfacente aiutare qualcuno! … Ti mette proprio di buon umore!  … a quel pensiero, non so perché, guardo il ragazzo … sta fissando la sua tazza di tè, sovrappensiero … chissà … avrà qualche problema … mi avvicino, mettendomi di fronte a lui … e poi, aspetto silenziosa che lo beva … Pronta a prendere tutti i complimenti che merito! …
Lo vedo riscuotersi improvvisamente … il mio arrivo deve averlo probabilmente  distratto dai suoi pensieri … mi sorride e poi, manda giù un generoso sorso di tè, ma subito lo vedo cambiare espressione … e mi gelo …
Inconsciamente, prendo velocemente il tè avanzato nella teiera, lo verso in un bicchiere e lo mando giù …
-Bleeeeeeeeeeeeeeeeeee! – e come ieri bisso la scena … però, era meglio se non lo sputavo, proprio di fronte a lui ! … per lo meno,  non glielo ho sputato in faccia! ... è poco , ma è già qualcosa! …
-Ma che diavolo combino ?! … - dico irata verso di me, mentre lo vedo mandare giù, a fatica, quel sorso che aveva preso …
Oh, no … non lo mandare giù! … è fiele pura! …
Mi volto verso di lui … e con occhi dispiaciuti e imbarazzati, inizio a scusarmi …       - Perdonami! … non capisco cosa sia successo! … -
-Tranquilla … non è niente! … - dice, cercando di sdrammatizzare , ma lo vedo benissimo : sta accusando il colpo !
-Scusa! … io … te ne preparo subito un altro! – gli dico rapidamente, ma vedo lui alzare una mano verso di me, come a dirmi di fermarmi …
-No, non importa … devo andare … scusa, ma sono in ritardo … -
Lo guardo un po’ sconvolta … è la stessa cosa che ha detto ieri …
-Scusami … ma devo proprio andare ora … - e proprio come ieri, tira fuori il portafoglio per pagare, ma io lo fermo …
-No … lascia stare … non importa … - gli dico un po’ triste …
-Va bene … grazie … - e dicendo così, se ne va …
Appena esce dalla porta … mi sento assalire dal dispiacere … ma come è possibile? … io non sbaglio mai a fare il tè … e sono già due giorni che non ci riesco … e poi, sempre con lui …
-Tesoro … stai tranquilla … può succedere … - sento la voce della mamma e subito dopo, la vedo spuntare da dietro, con una teglia di dolci in mano …
-Ma mamma … -
-Fran … non ti preoccupare … può succedere !… ammetto che è strano che capiti due volte consecutive … a te , soprattutto! … ma sii felice che invece, hai preparato un ottimo rimedio per la caviglia della tua amica!-
-Dici? … -
-Sì, ti ho osservato … e ho visto quello che hai fatto!Brava tesoro mio!E non pensare al tè!Quello lo hai sempre saputo fare!Vedrai che è solo una svista!-


Sarà … ma le tue parole non mi rincuorano molto …

 

Il giorno dopo, mi sento stranamente giù di morale … non so il perché , ma … mi sento molto triste … e anche in negozio, faccio fatica a sorridere alle persone …
-Tesoro … che hai? …  non ti vedo molto in forma … -
-Non lo so, mamma … faccio fatica a capirlo anche io … - ma mentre finisco di risponderle, vedo spuntare il tipo del tè … si guarda intorno, come se stesse cercando qualcosa … o qualcuno … fino a quando non pone lo sguardo su di me e sorride …
-Buongiorno .. – …  si avvicina al bancone e  si mette a sedere …
-Ciao … - gli rispondo con un filo di voce … mi vergogno da morire! … mentre vedo la mamma allontanarsi per portare dietro la teglia vuota …
Mamma!Dove vai?! Non mi abbandonare! … se continuo così, rischio di ucciderlo, questo poverino!E tra parentesi, sarebbe anche un peccato per il genere femminile!! … sob … sob!
Mi faccio coraggio e mi avvicino a lui, prudentemente … Non sia mai che, improvvisamente,  mi venga qualche potere strano e glielo scarico addosso!!! …          - … che posso servirti? … - gli chiedo esitante …
-Uhmm … non saprei … fammi pensare … - guarda la vetrina dei dolci e poi me …  -  Un dolce! … - mi dice con un tono di voce che è disarmante ..
-Ok … quale vuoi? … -
-Non lo so … mi fido di te … scegli tu!-
Lo guardo interdetta …
Ma ne sei proprio convinto? …  dopo gli ultimi due giorni … io ci penserei, prima di fare una affermazione simile !…
E con ansia, scelgo uno dei dolci che mamma ha appena portato … per lo meno è fresco! … glielo servo su un piattino, accompagnato da una forchetta e da un po’ di panna montata …
-Che cosa ti posso dare, da accompagnare al dolce? – gli chiedo, mentre lo vedo assaggiarlo subito …
Ti prego non chiedermi del tè verde … perché non credo di essere in grado di farlo! … o almeno non più!
Ma non faccio in tempo a pensarlo, che lo vedo chiudere gli occhi e portarsi una mano alla bocca …
Oh, mio Dio! E ora cosa è successo! Giuro! Non ho fatto nulla! Il dolce non l’ho preparato io!
-Che … che … succede? … - balbetto terrorizzata …
-Brucia … - mi dice dolorante …
Apro la bocca sconvolta …
Dopo un attimo di disperazione, lo vedo mandare giù il boccone … e con le lacrime agli occhi mi dice … -Buono, ma … un po’ troppo caldo … -
Vorrei mettermi a piangere! … che disastro! … ma come posso essere così imbranata!? … Sto per dire qualcosa, ma vengo interrotta dalla voce di mamma ..
-Mi scusi … è stato un mio errore … -
Il ragazzo la guarda e scuote la testa sorridendo … -Non si preoccupi … è comunque il miglior dolce che abbia mai mangiato! A parte  … l’ustione … –
La mamma annuisce, sollevata, e prima di allontanarsi mi sorride …
Mi volto verso di lui … -Scusa … è tutta colpa mia … -
Lui mi guarda stupito … - Scusa? … -
-Sì … è tutta colpa mia … prima il tè e … ora il dolce … - abbasso gli occhi tristemente e stringo nervosamente il bordo del grembiule con le mani …
-E’ tutto a posto … sono cose che capitano … - mi dice mentre finisce il dolce …
Sospiro … e lo vedo che mi scruta  incuriosito …
Distolgo lo sguardo un po’ imbarazzata …
-Non ti preoccupare … Françoise  …  è tutto a posto … -
Alzo gli occhi di scatto, sorpresa … ma come fa a sapere il mio nome?!? … chi glielo ha detto?! … non sarà mica uno stalker?! … o peggio ancora … uno stregone?! … deve aver notato il mio disappunto , perché prosegue presentandosi anche lui …
-Io sono Joe … - mi dice … nuovamente con quel tono così semplice e disarmante …
-Piacere, ma … come fai a sapere il mio nome? … - gli chiedo diretta e turbata, guardandolo con sospetto …
-Sì … hai ragione … l’ho sentito ieri, mentre ti chiamava la tua amica … ci ho fatto caso in quel momento … non è un nome così diffuso … almeno non qui … - … mi sorride e poi guarda l’orologio … - Scusa, non mi sono accorto, ma è tardi … devo andare … - e dicendo così si alza, ma prima che lui possa aggiungere altro …
-Offre la casa … -
-Ma … -
-Tranquillo … è il minimo! … -
-Ok … però, domani, quando torno … comunque vadano le cose … voglio pagare ! – dice ridendo … e salutandomi, se ne va …
Domani … ha detto che torna … che bello …
Un attimo dopo, mia mamma mi è accanto … - E’ un tipo strano … non trovi ? … -
-Eh? … -
-Sì … è molto strano … però sembra un ragazzo a posto! … -
-E quindi? … -
-Così … è per dire … -


La guardo con aria indagatrice … cercando di capire dove voglia andare a parare , ma faccio fatica … la mia testa è già da un’altra parte …

 

Il giorno dopo, a metà mattinata, vedo Joe entrare dalla porta …
-Ciao!-
-Ciao!-
-Come mai così presto, oggi? … -
-Oggi sono libero … - dice, sorridendomi …
O Dio! … mi sciolgo quando mi sorride così …
-Ah! Immagino allora che andrai a divertirti! –
-Diciamo che, prima di tutto mi riposo … e poi … non so … vediamo … anche oggi nevica … debolmente, ma continua … quindi … -
-Già … è vero … per fortuna, ci sono gli spazzaneve che la tolgono, altrimenti … a quest’ora, saremmo stati sommersi … - dicendo così, involontariamente, mi distraggo a guardare i fiocchi di neve che scendono, danzando candidamente, dal cielo … non so perché, ma mi incantano con la loro leggiadria … -Ormai … è dal giorno del mio compleanno che è così … - dico sovrappensiero …
-Il tuo compleanno? … -
-Sì … è dal ventiquattro … di giorno nevica e di notte tutto si calma … -  … nel nostro paese è normale, ma … effettivamente, questa precipitazione ha qualcosa di strano … generalmente viene tutta insieme, non così … e all’improvviso, mi assale un dubbio..
Non vorrei che … fosse legato all’acquisizione delle mie conoscenze …
Ma nel pensarlo, mi riscuoto immediatamente …
- Comunque … tornando a noi …  che ti do oggi? … - gli chiedo sorridente, mentre allontano quei pensieri e torno a guardalo imbambolata …
Ma quanto è bello! … potrei stare delle ore ad osservarlo! … è così affascinante quando sorride o parla … oppure quando si muove … e anche … aspetta un momento: se continuo così … è finita! … devo darmi una calmata!oh! … dicevamo?...
-Non saprei … tu cosa mi consigli? … -
-Ehm … - … di che stavamo parlando? … ah, già …
Ride, vedendo il mio volto turbato … e non sa neanche il genere di pensieri che mi erano passati per la mente! ...
-Ok … scelgo da solo ... –
Sì, credo di sì … è meglio per la tua salute … e anche per la mia! …
Dà un rapido sguardo al menù … - Lo sciroppo di rose è servito a temperatura ambiente? … -
-Sì … -
-E … la confettura di amarene, pure? … -
-Sì … -
-Ok … allora queste due! … così, non dovrei rischiare di bruciarmi o di mandare giù qualcosa di troppo amaro! –
Mi viene da ridere … però non ha tutti i torti! … e così inizio a preparare l’ordine: controllo la scadenza e l’odore della confettura … non si sa mai !…  mi attengo rigorosamente alle dosi consigliate per lo sciroppo di rose e, dopo poco, glielo servo…
Bruciare … non può bruciare! … amaro non lo può essere! Cosa mi resta?! … Speriamo di non rovesciargli nulla addosso! …
Per fortuna, riesco ad evitare anche quello, ma mentre sta per assaggiare la confettura, lo fermo … -Aspetta un attimo!- lo vedo sgranare gli occhi , perplesso che lo abbia fermato …
-E’ meglio se assaggio prima io! Almeno non corriamo rischi! –
La prudenza non è mai troppa! …
Vedo Joe rimanere immobile e poi scoppiare a ridere …
-Stai tranquilla! … vedrai che è tutto a posto!- e dicendo così, manda giù un cucchiaio di confettura … mentre io sbianco, totalmente terrorizzata!
Lo vedo masticare … il suo volto mi sembra normale … nessuna smorfia né di disgusto né di dolore …
-Come è? … -
-Uhm … direi la migliore confettura che abbia mai mangiato!- mi risponde sorridendo …
Traggo un sospiro di sollievo ed inizio finalmente, a rilassarmi … è andata bene! …
Alcuni minuti dopo però, entrano altri due clienti …  si siedono al bancone anche loro … e non so perché, ma attirano subito la mia attenzione …
Non devono essere di queste parti …
-Salve … cosa posso servirvi? … -
-Salve … vorremmo un caffè macchiato … e un tè con latte … -
-Sì, ve li preparo subito … -
Sorrido ai due, mentre vedo Joe osservarli con attenzione … chissà perché è interessato a loro … strano …
Preparo l’ordine e rapidamente li servo … - Ecco prego! … spero che sia di vostro gradimento! –
-Dankeschön … -
-Thank you, milady! … -
Allora avevo ragione … sono stranieri! …
-Scusate … siete stranieri, vero? … di dove siete? … -
Alzano simultaneamente la testa e mi guardano un po’ interdetti …
Ehm … forse sono stata un po’ troppo sfacciata …
-Scusate … non volevo essere impertinente … - abbasso gli occhi rapidamente … mentre sento le guance avvampare per la vergogna …
Ma perché non imparo mai, a stare zitta?!? …
-Io sono inglese!... della bellissima Londra, delle piogge e delle nebbie!E lui è tedesco!... di Berlino!Altra stupenda città!Non so, se le conosce milady … - mi risponde subito allegro, senza tanti preamboli, quello che ha preso il tè …
-Solo attraverso i libri … e le immagini in internet! … sono due bellissime città! … un giorno mi piacerebbe molto visitarle entrambe!- rispondo concitata,  mentre rialzo lo sguardo verso di loro … felice che mi abbiano risposto!
L’inglese … quello che mi ha risposto, sembra molto simpatico ed estroverso … l’altro, invece, sembra molto più riservato … ed ha uno sguardo molto più burbero e triste …
-Posso chiedervi  … come mai siete da queste parti? … -
Lo so … son curiosa! … non ci posso fare niente! …
-Siamo in viaggio … stiamo andando a trovare un nostro amico che abita da queste parti!Sta per aprire un ristorante cinese qui … e siamo venuti alla sua inaugurazione!-
-Un ristorante cinese?! … -
-Sì … forse ne ha sentito parlare, milady … il nostro amico, Chang Changku, ne è il proprietario e la sua catena porta il suo nome!-
- Ma certo che lo conosco!La sua cucina è molto famosa!Dicono che serva delle vere e proprie prelibatezze, in puro stile cinese!-
-E’ verissimo!E’ una delle migliori! … Le piace la cucina cinese, milady? –
-Sì, molto!E sicuramente , appena sarà possibile, andrò a gustare qualche squisitezza nel ristorante del signor Changku!-
-Ah, bene!Il nostro amico  sarà felice di sapere che la sua fama è tale, anche da queste parti!Noi siamo suoi amici di vecchia data e … -
Annuisco, mentre l’altro piega la bocca in una smorfia di disappunto e poi riprende l’amico … - Non credo che alla signorina interessino tutti questi dettagli, GB … -
-Ah … sì … forse hai ragione Heinrich … ma lo sai … io chiacchiero molto! – e dicendo così, scoppia a ridere …
-Anche troppo … in certi momenti … - gli fa notare, mentre finisce di bere il proprio caffè …
-Scusate … è stata colpa mia … non volevo … -
-No!Non si preoccupi, milady! Lei è talmente graziosa e gentile, che è un vero piacere stare a chiacchiere con lei! –
Mi viene da sorridere, sentendolo parlare … è proprio un tipo buffo!... Chissà che lavoro farà nella vita?! …
-GB … smettila di fare l’adulatore con la ragazza … o rischi di prenderti un pugno in faccia dal fidanzato … -
A quella affermazione, rimango un attimo interdetta … eh? che intende?!? …  e lo vedo fare segno con la testa all’amico, indicando  in direzione di Joe … che li sta guardando in modo un po’ troppo turpe e arcigno … Eh?!? … mica avranno pensato che … io e lui … no …
-Oh … mi scusi, milady … non volevo! … si faceva solo per scherzare! … -
-No … no … non si preoccupi! … stia tranquillo … ma non è come pensa! … -
Vedo che mi guardano in modo strano … come se non capissero …
Abbassando leggermente la voce … mi avvicino a loro … - Non è il mio fidanzato … è solo .. un amico … -
-Ah … - risponde poco convinto l’inglese … mentre il tedesco, finalmente, abbozza un sorriso e  poi, mi dice schietto …
-Ma ne sei sicura? … forse, allora … lui non lo sa … di non esserlo …  -
Impallidisco … vorrei dire qualcosa, ma la voce mi muore in gola …
Per fortuna, alcuni attimi dopo, interviene la mamma … probabilmente, ha seguito tutta la scena e …
-Fran … vai pure da Joe … finisco io con i signori … - mi dice sorridente … mettendomi una mano sulla spalla, come se volesse calmare il mio improvviso turbamento …
-Ok … -  rispondo debolmente … ma a dire il vero : non sono neanche del tutto sicura, che si sia sentita la mia voce … tanto era fievole … forse, non ho neanche mosso le labbra per parlare …
Così, lascio la mamma in compagnia loro, tornando da … Joe … il mio amico ..e niente altro … mi sento un po’ agitata, in questo momento, nel dover tornare da lui, ma …
-Rieccomi! … - … esordisco, saltellandogli di fronte allegra e cercando di darmi un tono tranquillo! … peccato però, che mi gelo quasi subito sul posto, vedendo la sua espressione un po’ accigliata … - Che c’è? … -
-Niente … - … mi risponde vago, mentre finisce di sorseggiare la sua bevanda …
Ehm … che cosa ho fatto, ora?!? …
-Sicuro? … -
Annuisce, mentre allontana lo sguardo da me, per guardare un punto qualsiasi del muro, alle mie spalle …
Ottimo …
-Ma tu fai sempre così? … Voglio dire … ti metti a parlare con tutti? … anche con gli sconosciuti? … - pronuncia quelle parole quasi, con non curanza, ma giurerei di sentire un certo rimprovero tra le righe …
-Beh … ecco … io … non proprio … è solo che …  quei due … - .. e ora perché balbetto? … non è che devo scusarmi …  con lui, poi! … - … ero solo curiosa di sapere da dove venissero! … - concludo timidamente, come se mi sentissi in colpa …
Ma non ho fatto niente! …
-Ah … -
Ah, cosa?!? … che vuol dire?! …
-Posso averne ancora un po’? … - mi porge il bicchiere e facendo finta di nulla, tra un sospiro  di disappunto e l’altro, glielo riempio di nuovo …
-Ecco … prego … - … continua a guardare il muro con aria assente …
Cattivo! … perché non mi guardi?… si può sapere che cosa ho fatto?! … sbuffo contrariata …
Sconsolata, mi volto in direzione della mamma e la vedo chiacchierare amabilmente con quei due stranieri … che la guardano affascinati …


Mamma ha sempre riscosso molto successo … è una bellissima donna … non c’è niente da stupirsi, ma  … vorrei tanto capire l’atteggiamento di una persona … e non sono i due stranieri! … anche perché sono in due! …

 

Dopo una mezz’ora circa, vedo i due uomini alzarsi e andare via … mi salutano gentilmente con la mano … e io gli sorrido!
Sembrano avere entrambi un’aria più serena , ora … loro … ma Joe continua ad essere cupo e a non rivolgermi la parola … sta lì … non mi guarda … spiluzzica ogni tanto un po’ di confettura e sorseggia lo sciroppo di rose … senza dire una parola …
-Tesoro … tutto bene? … -
-Più o meno …  a parte che non mi rivolge la parola … che si è chiuso in sé senza un perché … e preferisce guardare il muro che me … a parte questo, direi di sì … -
-Eh? … ma io volevo sapere di te … e non di Joe !… -
Aggrotto la fronte … -Io? … perché? … -
-Beh … perché … credevo che avessi capito i desideri di quei due … e che fossi rimasta male, che ci abbia pensato io … -
-Eh? … -  … ma di che sta parlando la mamma? … perché, ho la sensazione che stiamo pensando a cosa diverse? …
-Tesoro … ma non hai percepito i loro desideri? … -
Scuoto lentamente la testa, in senso di negazione …
-Ah! … allora, perché sei impallidita ad un certo punto? … -
Lo sapevo : non mi era venuta in soccorso perché aveva sentito cosa mi avevano detto !… ma perché aveva creduto che mi fossi sconvolta per i loro desideri! … ehm … perché? … che desideri avevano? … la guardo con occhi spalancati …
-Tesoro … che cosa stai pensando? … perché quell’aria sconvolta e imbarazzata? … che ti sta passando per la testa?! … -
-Niente … è solo che … mi stavo chiedendo …  che genere di desideri avessero quei due … - abbasso gli occhi , arrossendo …
-Fran!Ma cosa ti passa per la testa?! … - mi brontola, arrabbiata!
-E’ solo che ho visto come ti guardavano e … -
-Tesoro! Io e te, dobbiamo fare una bella chiacchierata … prima o poi! … su certe cose … è bene che ti chiarisci le idee!Comunque … -  … inspira … - .. l’uomo più taciturno … aveva al collo una catenina … con un anello … -
-Un anello? … non ci avevo fatto caso … -
-Sì … e si vedeva che era piccolo di dimensioni … doveva essere di una donna … che probabilmente … non c’è più … -
Sgrano gli occhi stupita …
-Il suo desiderio, come anche quello, che si poteva leggere negli occhi, del suo amico  … era quello di trovare un po’ di pace dal passato … -
-Capisco e … ci sei riuscita? … hai trovato qualcosa che li potesse aiutare? … -
-Sì … qualcosa … ma purtroppo il ricordo … non si può cancellare … -
-Quindi … è solo un palliativo … -
-Fran … ricordati che … si fa sempre quello che si può … e soprattutto … non si risolvono i problemi del mondo … possiamo soltanto esaudire quei desideri o alleviare quei piccoli problemi che possono facilitare la vita di tutti i giorni … -
-Sì, ho capito … -
-E ora sentiamo … che ha il tuo amico? … -
-Non lo so … anzi, se riesci a capirlo tu … mi fai un piacere … così, risolvo il problema … -
Vedo la mamma guardare un attimo in sua direzione … - Perché non ti prendi una mezz’ora di pausa? … -
-Eh? … e perché? … - la guardo interdetta … e ora cosa centra con lui?!? …
-Tu prendi mezz’ora di pausa e … vai a preparare un paio di panini  … e poi, vai a mangiarli ad un tavolo con lui … smezzandoli … ok? … Tranquilla … ci penso io alla nonna! – e dicendomi così, mi spinge verso la cucina …


Ok … preparo un paio di panini, ma continuo a non capire cosa centri con lui …

 

Appena finito, li metto su un piatto e li divido a metà … ne ho fatto uno con il prosciutto,  formaggio morbido e rucola … e l’altro con tonno, maionese e pomodoro … uhm … mi è venuta fame !…
Prendo il piatto e vado di là …
Joe è sempre al bancone, ma tiene gli occhi bassi … sembra un po’ triste e assente …
Mi avvicino con circospezione … e appena gli sono davanti …
-Toc toc … posso disturbare? .. –
Alza la testa verso di me … sembra sorpreso di vedermi … ero, dietro!Mica in Tibet! … E poi eri tu che non mi consideravi! ..
-Ecco io … dicevo …  - … eccoci di nuovo!... ho ricominciato a balbettare! … uffa!! Ma perché mi  capita ogni volta che mi guarda o che parlo con lui?!... - … ho preparato questi panini e … mi chiedevo se … avessi fame … vista l’ora  … e se ti andava di … mangiarli con me … -
Mi guarda perplesso, ma poi … mi sorride e annuisce …
Così, ci mettiamo a sedere  in uno dei tavoli laterali, con il piatto nel mezzo, ma  …
-Tesoro … ma i tovaglioli? … e qualcosa da bere? … e la testa? !… - la voce della mamma mi tuona da dietro le spalle e io sobbalzo sul posto …
Grazie mamma … il tuo tatto … ogni tanto va a farsi friggere … bella figura che mi hai fatto fare! …
-Non ci ho pensato … -
-Per fortuna ci sono io! Che sopperisco alle tue mancanze! – mi dice allegramente … mentre poggia sul tavolo un vassoio con due piattini vuoti per posare i panini … dei tovaglioli … due bicchieri , una caraffa di succo alla mela e due fette di torta millefoglie alla crema, aromatizzata al rum e vaniglia …
-Beh … certo … sei la mamma! Se non lo facessi tu! … - le rispondo leggermente stizzita … e che cavolo?!? … non importa rendere pubbliche le mie mancanze! …
Ma appena finisco di parlare, mi sento dare un pizzicotto sul braccio … -Ahia! Mi hai fatto male!- le dico, guardandola arrabbiata ..
-Così impari a mancare di rispetto alla tua adorata mamma! – e dicendo così, mi fa l’occhiolino e va via … lasciandoci soli ...
… strega antipatica, che non sei altro ! …
-E’ stata gentile tua mamma … -
Mi riscuoto bruscamente dai miei pensieri … e lo guardo …
-Per cosa? … -
-Per … il pranzo …  -
-Ah … sì … lei è sempre molto ospitale … - … e anche un po’ cattiva con sua figlia! … ma questo è un dettaglio! …
Mi guarda e ride leggermente … sembra un po’ imbarazzato … forse nervoso … non saprei, ma rompiamo il ghiaccio! …  -Beh … mangiamo! … che mi è venuta fame!..-e così dicendo, gli porgo il piatto con i panini, invitandolo a scegliere quello che preferisce! … lo vedo esitare … -Tranquillo! … sono commestibili! – gli dico ridendo  …
-Ok … non era per quello, ma … grazie  … - prende un pezzo del panino al tonno e poi aspetta che faccia la stessa cosa …
Così, senza neanche accorgermene, tra un boccone e un sorso di succo di mela, iniziammo a parlare … di cosa non saprei dire, ma continuammo  a farlo anche dopo aver finito di pranzare  ... nei momenti di pausa, tra un cliente e l’altro, fino a tardo pomeriggio …
Quando poi, se ne andò, verso sera … non so cosa mi prese, ma mi sentii assalire da una forte agitazione … non negativa, anzi …
-Quindi? … che ti sembra? … Hai capito il suo sogno? … -
-Eh? … - mi riscuoto improvvisamente, trasalendo … ora anche la mamma ci si mette!
-Mi chiedevo se … avessi capito … perché lui è qui …  -
-Cioè? … - guardo la mamma interrogativa …
-Ok … credevo che lo avessi capito da sola, ma a quanto pare, no … nel nostro caffè, non entrano casualmente le persone … se lo fanno, è perché hanno un sogno … un desiderio da esaudire … -
Sgrano gli occhi, stupita … -Davvero? … ma come è possibile? … voglio dire … -
-E’ qualcosa di molto profondo … che li spinge ad entrare … -
-Ah … capisco … è qualcosa che è legato alla nostra magia … -
Annuisce … - Quindi? … hai capito? … -
-Onestamente … no … non pensavo neanche, che avesse un sogno o un desiderio da esaudire … -
- Beh, ora che lo sai … cerca di capirlo … e magari riuscirai ad esaudirlo … -
Uhm …
-Mamma? … -
-Sì? … -
-Tu lo sai, vero? … Hai visto subito il suo desiderio? … - mi guarda … mi sorride dolcemente e poi mi accarezza la guancia …
-Sì, ma … devi capirlo da sola … - e dicendo così, se ne va …
Bene … ha un sogno … o un desiderio da esaudire … interessante … chissà di cosa si tratterà? …
E mentre rifletto su questa scoperta, decido che qualunque esso sia, mi impegnerò ad esaudirlo … non so perché , ma sento che è importante che lo faccia …

 

Parte 4

Ci ho pensato e ripensato tutta la notte … ma non sono venuta a capo di nulla! … non capisco quale possa essere il suo sogno … non ho notato niente di particolare … eppure, l’ho osservato bene … ogni sua espressione … ogni sua parola … e non ho trovato nulla di rilevante …  tranne che è veramente bello! Ehm … ma questo non centra!Sigh!... Ok … oggi  … quando tornerà … sarò ancora più attenta …

 

Così, quando quel giorno Joe varcò la porta, iniziai subito a studiare ogni suo gesto … ogni sua espressione o sguardo … forse anche troppo !…
-Ehm … posso farti una domanda? … -
-Sì … - gli rispondo tranquillamente, mentre mi metto in piedi davanti a lui …
-C’è qualcosa che non va? .. –
-Eh? … - aggrotto la fronte confusa … -Che vuoi dire? … -
-E’ solo che … da quando sono entrato … non fai altro che osservarmi ..-
Sgrano gli occhi … e involontariamente apro la bocca … e dal calore che sento attraversarmi le guance … direi che devo essere avvampata …
-Eh … ecco io … cioè … voglio dire … - sbatto in modo compulsivo le palpebre ed inizio a deglutire a fatica, mentre Joe piega la bocca in una risatina velata …
-Scusa … sono stato maleducato e scortese …  - mi dice dolcemente , ma senza togliersi quel sorriso soddisfatto dalle labbra …     - .. perdonami … non volevo … - torna serio e poi, sospira debolmente, guardando l’orologio a muro … - … scusa, ma  come sempre … negli ultimi giorni … sto facendo tardi e ora, devo proprio andare…- mi dice, alzandosi …  -Ci vediamo domani … Françoise  … ciao … -
Ok … lo ammetto … mi sono imbambolata come una scema … non l’ho neanche salutato! ! … uffa!... Che figuraccia che ho fatto! Mi sono pure dimenticata la prima regola della perfetta strega : mai farsi scoprire mentre si sta studiando una persona!
Mugolo sconsolata … non ho neanche scoperto niente! … sono sempre al punto di partenza !ho solo avuto la conferma  che è bello da mozzare il fiato! … ma quello, suppongo che non mi serva a molto per la mia ricerca …  piego la bocca in una smorfia, mentre alzo lo sguardo e vedo mamma e nonna che mi fissano con aria strana …
-Che c’è? … -
-Nulla! – mi rispondono in coro , dileguandosi subito dopo …
Quelle due non me la raccontano giusta! … perché mi stavano guardando così?! …

 

Quella sera decisi di abbandonare la mia lettura preferita … sì, sempre quei due dell’orologio infinito! … li ho abbandonati al punto in cui l’orologio è stato assemblato, lei è rimasta imprigionata nella dimensione che ha aperto l’oggetto magico! … e lui la deve ancora salvare! … insomma … poverina … non è che se la stia vedendo molto bene … però … neanche io , ora che ci penso! … per questo motivo, ho pensato che forse, nel vecchio libro, avrei potuto trovare qualche consiglio…


Chissà … forse …
Mi metto a sfogliarlo … e leggo … leggo … e leggo ancora … e alla fine, mi addormento leggendo! … strano, eh?!? … la cosa peggiore però, è che  continuo a non trovare nulla che mi possa aiutare,  anche se nel momento in cui  chiudo  gli occhi, mi passa un pensiero per la mente … forse, sto sbagliando a cercare … 

 

Altro giorno e altro giro! Vediamo che combinerò oggi! Giriamo la ruota della fortuna e vediamo chi accoppo stavolta! … e in che modo!!! … questo è il mio primo pensiero mattutino mentre mi sveglio di nuovo tutta dolorante … devo smetterla di addormentarmi nella dispensa con il libro in mano … la mia schiena sta accusando!Se continuo così, mi ritroverò all’età della nonna piegata in due dai dolori!
Mi sgranchisco e vado su, a prepararmi … e mentre cerco tra i miei cassetti qualcosa di carino da indossare, sento bussare alla porta …
-Avanti … -
-Ciao tesoro … -
-Ciao mamma … -
-Ho visto che anche stanotte l’hai passata a studiare … -
-Uhm … per lo meno fosse utile a qualcosa … -
-Non sei venuta ancora a capo di nulla? … -
-No … - rispondo distrattamente, mentre cerco tra i miei vestiti … qualcosa che non sia così banale! … e che non metta tutti i giorni !…
-Che c’è tesoro? … cosa non ti convince nei tuoi abiti? … -
-Niente … è solo che … - sospiro … - … non so che mettermi … -
-Strano … generalmente non hai questi problemi! … che c’è di diverso? –
Mi giro verso di lei: il suo tono è insolito … è come se stesse alludendo a qualcosa …
-Che vuoi dire? … -
-No, niente … lascia stare … comunque … perché non ti metti i leggings chiari con la minigonna a balze chiara e la felpa beige e rosa? … volendo ci puoi abbinare gli scarponcini beige imbottiti … -
-Ma lo sai che la nonna non approva quella gonna !… perché è troppo corta!-
-Ma con i leggings pesanti, vedrai che non avrà nulla da ridire! … e poi, ci penso io a lei! … - mi sorride ed esce senza aggiungere altro …
Certe volte non la capisco … mah!


Comunque, seguo il suo consiglio e scendo ad aprire con la nonna … che, effettivamente, non mi dice nulla! … miracolo! … ma negli ultimi giorni è molto taciturna e la cosa mi preoccupa un po’ … non vorrei che non stesse bene …

 

I miei allenamenti giornalieri procedono abbastanza bene … e devo essere sincera … lentamente, sembra che stia prendendo dimestichezza! … sia ad interpretare che ad esaudire desideri! … tranne che per una persona …
E’ già pomeriggio inoltrato … e involontariamente continuo a guardare l’orologio … è tardi … e ancora non si è visto … tra una tazza di caffè e l’altra, sbuffo … nervosa … agitata … e non capisco perché !… come non capisco perché mi sento così triste e demoralizzata …
Manca un’ora alla chiusura  e di Joe neanche l’ombra … uhmmmm …
-Allora, tesoro? … oggi il tuo amico non si è fatto vedere … o sbaglio? –
-Il mio amico? … a chi ti stai riferendo?! … -
La vedo storcere il naso … e scuotere la testa … - Hai presente? … quel ragazzo di nome Joe ? … quello di cui non riesci a capire il desiderio? … e che è da stamani che aspetti?!-
-Eh?! Io aspetto chi? … mamma, non scherzare! Io non aspetto nessuno! E soprattutto non è amico mio! E’ solo un cliente! E … e … cosa sono queste assurde insinuazioni?! … - la guardo imbronciata … ma cosa pensa mai?! Ma come le fanno a passare certe stupide idee per la mente?!
-Eppure … stanotte … sei andata a studiare per causa sua … o sbaglio?-
-Eh?No, assolutamente no!-
-Certo … come no! – e dicendo così, mi lascia sola a mugolare contro di lei e le sue assurde insinuazioni …


Ci mancano solo questi discorsi … già, la mia vita è complicata!Non importa aggiungere altri elementi destabilizzanti …

 

E’ ora di chiusura … e non so perché mi sento uno straccio … uffa! Che cosa mi è preso?! … uhmmm … odio sentirmi così! … e borbottando, parole disconnesse e incomprensibili anche a me, vado verso la porta a chiudere … ma appena tiro il portoncino, noto un ombra, appoggiata al muro adiacente al nostro caffè …
Incoscientemente, senza assolutamente pensare, esco a guardare meglio e, da sotto la luce del lampione, mi accorgo che quell’ombra non è altro che Joe …
-Joe? … -
-Ciao … - la sua voce è appena un sussurro … tiene la testa bassa e non mi guarda…
-Che succede? … come mai sei qui a quest’ora? … e soprattutto sotto la neve ?! … -
-Ho fatto tardi … e non volevo disturbare … - la sua voce è atona … che cosa gli è successo? …
-Vuoi entrare? … almeno ti riscaldi un po’ … prima di tornare a casa .. –
-Non ti preoccupare … avete già chiuso … -
-Ma … non è un problema!Te lo assicuro!- gli dico sorridendo e facendo finta di non sentire un freddo assurdo … -Su, forza! Entra! Non fare complimenti!- insisto, avvicinandomi a lui …
Sto morendo di freddo … ma non ho voglia di lasciarlo qui solo …
-Etchie! … Etchie … etchie … - ok … tre starnuti di fila non significano nulla, vero?
Alza gli occhi verso di me … -Ma sei senza giacca?! … rischi di ammalarti!-
-Eh … sì … ma non ti preoccupare … tu, piuttosto … vieni dentro  a riscaldarti un po’…  sarai gelato ad esser stato qui fermo … -
- … se sei sicura che non disturbo, allora … -


-No!Su, andiamo! O rischiamo di ammalarci entrambi!!! –

 

Mentre scaldo del tè avanzato , preparo due tazze con un po’ di miele d’acacia al loro interno, sfruttando così, le sue qualità naturali di dolcificante, antiinfiammatorio e sedativo … ho infatti, la sensazione che Joe abbia bisogno di qualcosa che lo calmi … è fin troppo silenzioso e il suo sguardo non è dei più sereni …
-Posso chiederti cosa è successo? … -
Alza gli occhi verso di me … ma rimane in silenzio …
La cosa mi inquieta … non so perché, ma stasera non credo di essere molto informa per sostenere il suo sguardo …
-Alcuni problemi … dove lavoro … -
-Ah … spero niente di irrisolvibile … -
-Non lo so ancora … -
-Capisco … - e mentre verso il tè nelle tazze, mi viene in mente che non so che lavoro fa … - Ma … tu che lavoro fai? … -
-Già … non te l’ho mai detto … io mi occupo dei bambini di un orfanotrofio … -
Alzo lo sguardo stupita verso di lui e, senza accorgermene, continuo a versare il tè ad oltranza … facendolo fuoriuscire e bruciandomi la mano con cui tengo la tazza …     -ahia! … -  la scosto rapidamente, scuotendola dolorante … ma non faccio in tempo a soffiarci sopra, che sento la mano di Joe afferrare la mia e metterla sotto l’acqua fredda, corrente …
- … è meglio mettere subito la mano sotto l’acqua fredda … - mi dice guardandomi negli occhi e sorridendomi …
Ok … ha degli occhi bellissimi … e io credo che … che … ahia! …
Mi riscuoto improvvisamente per il dolore!
… cavolo, fa male una bruciatura con l’acqua bollente! … e che diamine?!
-Ahia … -continuo a mugolare …
-Ti fa così male? … - mi chiede esitante …
-Sì .. – … cavolo se fa male! … mamma! …
Continua a tenermi la mano sotto l’acqua e poi, come se gli fosse venuto in mente qualcosa, si allontana ed esce dal locale …
E’ impazzito?! … mi molla così?! …
Ma dopo pochi minuti, lo rivedo entrare con della neve tra le mani … prende una ciotola dallo scaffale, ci mette la neve e poi dell’acqua fredda … e senza esitare riprende la mia mano e la infila in quel miscuglio …
Avrei voluto vedere la mia espressione in quel momento … non so perché, ma credo che non fosse tra le migliori!
Minuti dopo, mi fa tirare fuori la mano e me l’asciuga  dolcemente con un panno pulito …
Non so cosa mi stia accadendo, ma sono come ipnotizzata dai suoi gesti … e così, senza accorgermene, rimango imbambolata a guardarlo ..
-Meglio ora? … -
-Sì … grazie … - rispondo debolmente … mentre abbasso gli occhi, imbarazzata  …
Lo sento sospirare … - E’ tardi … devo andare … -
Di già? … 
-Capisco … -
-Chiedi a tua mamma se ha qualche pomata antibiotica da metterti sopra la bruciatura … è meglio … così eviti la galla … -
-Sì … grazie … -
-Ok … allora … buona notte e … grazie … -
-Per cosa? … -


-Per avere avuto tempo per me … - e sorridendomi … mi saluta un’ultima volta, prima di uscire …

 

A parte il fatto che non ho chiuso occhio tutta la notte ... la mano sta bene !… è solo leggermente arrossata e non mi fa neanche poi così tanto male … tuttavia … è da ieri sera che sembro frastornata … e non so perché !…
-Tesoro … tutto bene? … -
-Sì, mamma … -
-Ah! … bene! Tra te e la nonna … mi state facendo preoccupare … siete entrambe parecchio silenziose … e non è da voi!-
-Ah … ok … -
E senza prestarle ulteriore attenzione, mi giro a fare altro …
Uhmm … vorrei capire cosa mi sta prendendo …
-Tesoro! … -
-Dimmi … - mi volto di scatto …
-Mi spieghi che hai? …  -
-Non lo so … mi sento strana, ma … non capisco … -
-Non capisci …  eh … tesoro mio  … -
La guardo interdetta … suppongo che tu lo sappia! … sentiamo …
-Se tu lo sai … apprezzerei che me lo dicessi … -
-Sicura? … vuoi saperlo veramente? … non vuoi scoprirlo da sola?-
-Mamma! … sono già abbastanza confusa:non ti ci mettere anche tu! … la mia vita ha avuto un tracollo, da quando ho saputo che sono una strega! … e se eviti di fare l’enigmatica … è meglio! –
Mi prende per le spalle e mi sorride, esultando quasi felice! … - Tesoro … ti sei innamorata .. –
Sgrano gli occhi incredula …
Mamma?! sei impazzita?! … che ti sei bevuta di là nella dispensa?! … o sniffata?! …
-Eh? … mamma, ma che stai dicendo? … - respingo totalmente l’idea  …
No … no … e poi ancora no! … non scherziamo!
-Tesoro … fattene una ragione … è stato amore a prima vista … -
-No!Assolutamente!no!-
- … fai come ti pare … ma non mi sbaglio … te ne accorgerai da sola … vedrai! … - mi dice trionfante …
Tsk! …
Sto per replicare qualcosa di non ben definito … quando sento arrivare alle mie orecchie la voce di Joe … e, come se avessi sentito il canto ipnotizzatore di una sirena, mi incanto seduta stante  …
-Come era? … no!assolutamente!no! … vero?… - mi sussurra la mamma mentre se ne va ridacchiando …
Spiritosa! … strega! E nel vero senso della parola!
-Ciao … come va oggi? … - gli chiedo appena si siede di fronte a me …
-Tu … piuttosto … come sta la mano? … -
-Bene!- gli sorrido leggermente imbarazzata … perché mi sento improvvisamente a disagio in sua presenza?! … è tutta colpa di mia mamma e delle sue assurde congetture …
-Sono contento … -
-Quindi? … che ti do oggi? … -
-Non so … riproviamo con il tè verde? … - mi chiede sorridente …
-Ehm … no … facciamo altro … - … non credo di essere ancora pronta  per cimentarmi di nuovo nel tè verde...
Vedo Joe scoppiare a ridere e la cosa, stranamente, mi riempie di gioia ..
-Visto che fa freddo e nevica anche oggi … mi sarebbe piaciuto bere qualcosa di caldo,  per scaldarmi un po’… -
-Uhm … che ne dici di una cioccolata calda? …  magari con ricetta speciale?-
-Ok … vada per la cioccolata … con ricetta speciale! –
Mi metto subito a prepararla! … gli farò assaggiare una delle migliori cioccolate al mondo! … e visto che sono a fare la ricetta speciale … ne farò un po’ anche per me! … così, magari la beviamo insieme … io e lui …
Mentre finisco di addensare la cioccolata, cerco di fare mente locale … sulla ricetta precisa …
Già … mi ci vuole dello zucchero … e poi ... del peperoncino … non ricordo se è meglio quello in polvere o l’altro … uhmmm …
Poso il bricco sul tavolo e poi vado a prendere gli ultimi ingredienti …
Vediamo … sarà meglio quello in polvere ? … o quello spezzettato? .. uhmm..
Dopo alcuni attimi di esitazione, opto per quello in polvere … sì! È quello più adatto! Così si amalgama bene nel composto!
E mentre ne aggiungo un po’ al preparato , mi chiedo se riuscirò mai a capire, quale è il suo desiderio … se sarò mai in grado di esaudirlo … e se mai … io e lui …
Un pensiero mi sfiora la testa e subito arrossisco … cosa … mi succede? … perché sto facendo dei pensieri così sciocchi? … scuoto la testa per scacciare quegli assurdi sogni ad occhi aperti e finisco di mescolare la cioccolata … la temperatura è perfetta … e la densità pure … mi è venuta una cioccolata meravigliosa!Bene … ora non resta che portargliela!
Tutta felice della mia opera d’arte , me ne torno di là, salterellando contenta come un grillo! … non perdiamo tempo! … mi sta già aspettando da un po’! …
Rientrando in sala però, ho una brutta sorpresa … 
Senza accorgermene, storco la bocca, disapprovando ciò che sto osservando : Joe sta parlando con una ragazza …
E quella chi è? … da dove è spuntata? …
Mi avvicino cautamente, senza farmi notare … e inizio a versare la cioccolata in una delle tazze …
Che faccio? … gliela porto? … uhm …. Ma perché sta parlando con quella? … uhmmm …
Molto contraddetta, decido di portargliela …
-La cioccolata … - dico a bassa voce, mentre gliela metto davanti …
-Grazie! … -
-Prego … – non so perché, ma non ho voglia di rimanere lì … così mi allontano e mi metto a fare altre cose … nonostante lui mi guardi quasi con disappunto …
Alzo gli occhi al cielo e mi chiedo perché … perché deve sempre esserci qualche intoppo?! … uhm … e io che speravo … che speravo che potessimo berla assieme …
Ma non faccio in tempo a raccogliere tutto il mio dispiacere che, noto la tipa prendere la tazza di Joe e bere al posto suo!
Noooooooooooooooooooooooooo!L’avevo preparata per lui! …
Mi scendono quasi le lacrime dagli occhi … ma perché?!Uffa!
Purtroppo, non faccio in tempo nemmeno a storcere il naso nuovamente che, vedo la tipa iniziare a tossire  disperata …
Oh ..oh … ho paura di aver combinato un guaio … di nuovo!
E mentre mia mamma interviene a salvarla con un bel bicchiere di latte fresco … cerco di dileguarmi, ma …
-Françoise!Vieni subito qua!-
Aiuto … come la vedo male!E non l’ho neanche fatto apposta! … forse potrebbe essere un attenuante … chissà …
-Sì, mamma … -
-Hai preparato la cioccolata speciale? … per caso? … -
-Ehm … forse … -
-Bene … ora bevila tu!-
Sgrano gli occhi, impallidendo …
-Devo proprio? … -
-Sì!-
Eseguo l’ordine, ma so già come finirà …
Mando giù un sorso e sento la gola in fiamme … è come se mi avessero acceso un cerino in gola ! … corro alla cannella e, molto finemente, mando giù un bel sorso d’acqua! … ma senza avere risultati! … mi brucia ancora la gola!
Tossisco da morire … mentre sento gli occhi di Joe su di me …
Uhmm … che figura pessima … penserà che sono un’imbranata e una stupida … e che forse, voglio attentare alla sua vita!
-E ora … chiedi scusa! –
-Sì … -  e tra un colpo di tosse e l’altro … chiedo scusa alla strega … ehmm .. volevo dire alla tipa … anche perché la strega sono io! … e nel senso buono della parola! Non come lei!
Mi volto verso Joe , intimorita e preoccupata per quello che potrebbe pensare di me … chissà che brutta impressione si sarà fatto della sottoscritta  …  sigh! … ma mi accorgo che invece di guardarmi male, sta ridendo divertito … e un momento prima di uscire e andarsene, si avvicina a me, dicendomi … - Hai colpito di nuovo,eh ? … -


Lo guardo di sbieco leggermente risentita e, facendogli la linguaccia, me ne vado via arrabbiata, senza neanche aspettare che mi saluti!

 

E’ tardi … dovrei andare a letto, ma sto ancora facendo ricerche sul libro … perché non riesco a trovare una soluzione? … perché non riesco a vedere il suo desiderio? … uffa! … non è che sia una cima,lo so! Però … più o meno ci arrivo un po’ a tutti … ma solo al suo no … perché?!
Sconsolata e rassegnata,per non aver trovato nuovamente niente che mi possa illuminare, decido di andare a letto … non si sa mai!prima di addormentarmi di nuovo per terra !… ma nel farlo, mi cade il vecchio tomo e … rimango un attimo stupita … cadendo si è aperto proprio su una pagina ..
Per fare innamorare … in caso di una persona che si deve svegliare!
E’ un segno? … mi guardo a giro … e scuotendo la testa, penso che sia solo un caso … faccio per richiudere, ma … la curiosità mi spinge a leggere …
Sospiro  … non lo posso fare … non è giusto … senza contare che … qui, tra le note, c’è scritto che non bisogna utilizzarlo per i propri interessi …
Così, richiudo il libro e me ne torno in camera … una bella dormita mi aiuterà! … almeno spero!

 

Ok … oggi non è giornata! … guardo imbronciata verso Joe e … quella tipa! … è sempre lei! quella di ieri!Uffa!Ma perché è qui?! … chi è?e soprattutto, cosa vuole?!
-Tesoro … smettila … -
-Eh? … cosa?... Non sto facendo nulla!-
-Non è vero e non mentire a te stessa! … stai incenerendo con lo sguardo quella povera ragazza!... senza contare che le stai mandando tutte le tue energie negative! … vuoi che si senta male? … -
-Come se le potesse accadere qualcosa?! … -
-Tesoro … ricordati che tu non sei una persona qualsiasi … -
-Ma a me non sembra che si sia incenerita sul posto! Anzi! Mi sembra bella pimpante!anche troppo! Quella gatta morta! … -
-Fran … calmati! … ricordati che la gelosia è un brutto sentimento … -
-Gelosia?! E chi sarebbe gelosa! Io? Di chi? Di quella gatta morta? … sono cento volte meglio di lei! – e mentre finisco di dire così, vedo mia mamma scoppiare a ridere …
-Che c’è da ridere?! … -
-Ma non ti senti come parli? … -
-Perché? Come parlo? … perché non ho ragione? … non sono meglio io? … - guardo la mamma con aria seria … pretendo una risposta!Subito!
-Tesoro … tu puoi essere anche mille volte meglio di lei … ma se a lui piace lei … -
A quella frase mi sento crollare tutto il mondo addosso … se a lui piace lei … sento improvvisamente le lacrime affacciarsi e scappo di corsa in camera … ho bisogno di stare sola …
E’ come se avessi la sensazione che mi manchi il terreno sotto i piedi e dal senso di confusione che mi coglie, mi devo appoggiare al muro …
Ma quando è successo? … quando è accaduto che … ho iniziato a vederlo con occhi diversi? …
Mi butto sul letto e scoppio a piangere … e piango così intensamente che mi sembra quasi di non respirare …

 

Non so quanto tempo sia passato da quando sono salita … se una o due ore … ma alla fine, mia mamma mi raggiunge preoccupata …
-Come stai tesoro? … - mi chiede mentre mi accarezza delicatamente la testa …
-Non molto bene … -
-Mi spiace … ma sono cose che capitano … -
Rimango in silenzio a riflettere sulle sue parole … sono cose che capitano
-Mamma? … -
-Sì? … -
-Non lo voglio più vedere … - e mentre pronuncio quelle parole, mi alzo a sedere sul letto … sento gli occhi bruciare … il cuore in gola e la testa pesante …
-Tesoro … ma … -
-Non lo voglio più vedere! … non voglio più parlarci! … non voglio più saperne nulla di lui! … -
Il mio tono è categorico … e vedo mia mamma annuire …
-Ok … allora mi inventerò una buona scusa … -
… mi inventerò una buona scusa? … che vuol dire?! …
-Che vuoi dire mamma? … -
-Sì … Joe mi ha detto che sarebbe passato a salutarti più tardi, se non vi erano problemi, ma … se non lo vuoi più vedere … mi inventerò una buona scusa … va bene, tesoro?  … -
Ma a sentire quelle parole, sento un groppo al petto e , improvvisamente, non sono più convinta di quello che ho detto prima...
-Aspetta mamma … forse … è meglio che ci parli io … -


-Se pensi che sia meglio … va bene … - mi sorride e poi se ne va … lasciandomi sola a pensare …

 

Guardo l’orologio … sono le 20: 21 … e ancora non si vede … forse, la mamma ha capito male …  ma proprio in quel momento, sento bussare alla porta d’entrata …
-Ciao! … - appena apro mi guarda e sorride … ha le mani infilate nei pantaloni e si stringe nel piumino … deve fare parecchio freddo stasera …
Lo faccio entrare  e gli dico di accomodarsi dove preferisce …
-Come stai? … -
-Bene … grazie … - mi accorgo che il mio tono è un po’ freddo e distante , ma non riesco a controllarmi …
-Ti ho visto andare via all’improvviso oggi … senza neanche salutare … e poi, tua mamma … mi ha detto che non ti sei sentita bene … -
-Sì, è vero … ho avuto un leggero malessere, ma niente di importante … -
-Sicura? … -
-Sì … volevi dirmi altro? … -
-Beh, ecco … niente … volevo solo sapere se stavi bene … -
Annuisco, senza guardarlo …
-A proposito, la mia amica … Yuri … quella ragazza della cioccolata ... ha detto che il vostro negozio è veramente delizioso … e che tua madre fa dei dolci strepitosi! … -
-Ah … bene … ne sono contenta … ringraziala da parte mia … - sorrido forzatamente e controvoglia … mmmm … ma che gioia! … e quindi?!? … ma chi se ne importa?!
-Puoi farlo anche tu, se vuoi … mi ha detto che le farebbe piacere accompagnarmi quando vengo qui … -
-Bene! .. –
Ottimo … ci mancava solo questo! … averli sotto gli occhi tutti i giorni … che meraviglia!
Sorrido di nuovo fintamente … mentre mi accorgo che Joe ha cambiato espressione ..
-Posso farti una domanda? … - mi chiede all’improvviso, esitante …
Annuisco  silenziosamente, tornando seria …
-Ti sto dando fastidio? … Preferisci che me ne vada? … -
A quelle sue domande, sento gelare il sangue … e qualcosa, contemporaneamente, si scioglie in me … mi sento improvvisante in colpa … così giro la testa verso di lui e lo guardo …
-No  … - rispondo flebilmente, scuotendo debolmente la testa …
Alla mia risposta, si alza e viene a mettersi a sedere accanto a me …
-Per fortuna … avevo paura della cosa opposta … -
Dire che sono pietrificata sul posto, è dire poco … non riesco a muovermi da dove sono e soprattutto sono entrata in apnea! … aiuto! …
Lentamente ricomincio a respirare e mentre inizio a deglutire a fatica , Joe inizia a parlarmi …
-Sai … l’orfanotrofio dove lavoro … è lo stesso in cui sono cresciuto … - fa una pausa e prende fiato … -Mia mamma era di origine giapponese … mentre mio padre americana .. o almeno, è quello che pare … non è chiaro … dato che non ho mai avuto notizie da loro … ed io non li ho mai visti …  -
Ora si spiegano i suoi lineamenti …
-E come se non fosse sufficiente, proprio per queste mie origini  … sono sempre stato un emarginato … ripudiato e respinto da tutti … nessuno che avesse mai tempo per me o che mi volesse … perché, come tu saprai … qui, non sono visti bene i mezzo sangue … - fa di nuovo una pausa … - … tu invece … sei sempre stata molto dolce e disponibile con me … -
Vorrei dire qualcosa, ma … mi accorgo che, in questo momento, qualsiasi parola è di troppo … e così, anche se mi sento a disagio e non riesco a muovermi … rimango in silenzio accanto a lui..
Lo sento sospirare e il mio cuore manca un battito … mi volto intimorita e mi soffermo a guardarlo … lo so, che è il momento meno opportuno, ma ho la sensazione che i miei occhi siano sognanti mentre lo osservo … speriamo che non se ne accorga …
All’improvviso, si gira anche lui verso di me … inspiro e trattengo il fiato … sento il cuore iniziare a battere forte, mentre chiudo gli occhi spaventata … come una perfetta imbecille, se posso dire …
Mi bacerà? … ohhhhhhhhhhhhh …. Mi sento sciogliere … che paura! …
Ma dopo alcuni istanti, mi sento sfiorare i capelli e riapro gli occhi … con le dita mi sta rimettendo a posto una ciocca fuoriposto …
Noooooooooooooo!!! …
Sgrano gli occhi, sconcertata e piego la bocca in una smorfia di disappunto, mentre lui mi sorride dolcemente …
Immagino che non sia una bella espressione, ma … Tutto qui?! … e io  che speravo … uhmmmm … ho capito che forse, non era il momento più romantico, ma …
Faccio buon viso a cattivo gioco e gli sorrido, ringraziandolo debolmente .. e abbassando lo sguardo …
Vorrei piangere! … non è giusto! … uffa!!!
-E’ tardi … è meglio che vada … -
Guardo l’ora … sono già le 21 passate …  annuisco …
-Allora a domani … - mi dice alzandosi e andando verso la porta …
-Sì … a domani … - gli rispondo con un filo di voce … cercando di riprendermi dallo smacco subito …
Vorrei seppellirmi … qualcuno mi dia una pala!Vi prego!Non importa neanche che qualcuno mi aiuti!Faccio da sola!
E  come una stupida, lo saluto dallo sgabello con una mano … e rimango così, per non so quanto tempo, ad osservare la porta che si è chiusa alle sue spalle … fino a quando non vengo riscossa dalla voce della mamma …
-Tesoro? … non vieni a cena? … -
-Eh? … sì, arrivo … -
-Uhmmm … che è questa voce demoralizzata? … glielo hai detto che non lo vuoi più vedere? … -
-No … -
-Uhmmm … e come mai? …. –
-Non lo so …  forse perché sono una stupida … -
-O forse … perché non lo sei … -
Faccio finta di non sentirla … non ho voglia di parlarne ora …
-Andiamo a cena … è meglio … sono veramente stanca … e poi voglio andare a letto presto … troppe notti arretrate … -
-Uhm … va bene … quindi stanotte non studierai … -
-No … ho voglia solo di abbracciare il cuscino e dormire!-
Mi viene vicino e, prendendomi per un braccio, mi accompagna su ..
-Tesoro … l’amore non è una cosa semplice … però è tanto bella … -
-Se lo dici tu … - le rispondo un po’ assente e sconsolata …

 

Parte 5

La nonna continua ad essere molto silenziosa … tanto che sono giorni che non mi brontola più … possibile? … eppure di disastri ne ho combinati molti …
-Mamma … secondo te, la nonna sta bene? –
-Sì, tesoro … -
-E … non mi dici altro? …  che cosa ha?! ..-
-Niente tesoro … è solo preoccupata per te … -
-Per me? … -
-Sì … sta vedendo la sua adorata nipotina per la prima volta innamorata! … è un emozione anche per lei! … lo sai, le donne della nostra famiglia sono molto legate…-
-Già … non me lo ricordare! –
Si mette a ridere a quella mia affermazione e poi mi fa segno di girarmi … ed io capisco … è arrivato Joe !… e con i miei soliti occhi a ebete mi giro e …
Oh, no! Di nuovo quella gatta morta …
La mia bocca si deve essere piegata in una smorfia di disapprovazione molto marcata, perché sento la mamma riprendermi a bassa voce …
Uffa! Ma sempre in mezzo?! … e va bene … facciamo buon viso a cattivo gioco …
-Ciao! –
-Ciao! – mi guarda negli occhi e io credo di svenire lì, ma distolgo rapidamente lo sguardo e lo sposto su … ehm … su quella …
-Ciao! Io sono Françoise! – le sorrido amabilmente ..
Hai presente? … quella che ha tentato di ucciderti con la cioccolata al peperoncino! … e che sfortunatamente, non c’è riuscita!
-Ciao … io sono Yuri … - mi sorride falsamente e poi, mi squadra da testa a piedi …
Che c’è che non va in me ?! … mi guardo di sfuggita allo specchio, ma non mi pare di vedere niente che non vada …
Prendo le loro ordinazioni e vado dietro pensierosa …
Non ho capito cosa avesse da guardare quella gatta morta! … eppure non mi sembra di avere qualcosa di strano o fuoriposto … mi soffermo a guardare i miei abiti … i jeans rosa sono puliti e appena stirati … senza neanche una piega! … e il maglione beige con i cuori rosa è nuovo! … mi guardo i piedi … le scarpe da ginnastica rosa le ho pulite stamani … quindi? … mah!... piuttosto è lei, quella vestita in modo esagerato … con quel maglioncino attillato, la minigonna e gli stivali!... sembra molto più grande di quanto non sia! ... uhm …
Ritorno di là con gli ordini … per sicurezza li ho fatti preparare alla mamma: sia il caffè che il tè al limone … anche se … a lei avrei potuto prepararglielo io!
Mentre poso la roba di fronte a loro , sento la gatta morta bisbigliargli …
-Ma siamo sicuri che siano commestibili?! … -
Arghhhhhhhhhhhhh!!!! … speriamo che ti strozzi con il dolce!No, aspetta un attimo … non è che poi si strozza veramente?!Ed è tutta colpa mia?! … sono comunque una strega … devo stare più attenta a quello che penso … quindi … basterà, se dico che spero che non si strozzi né con il dolce né con altro ? … sì, dovrebbe bastare … almeno spero … anche se … uhm …
Sento Joe ridere debolmente e poi risponderle … -Sì, ne sono sicuro … -
Tiè tiè tiè!strega!no,scherzavo: la strega sono io! Gatta morta!
Facendo finta di nulla, vado a servire un’altra persona, ma giurerei di sentire i suoi occhi su di me … e la cosa mi agita!
Sto cercando di controllarmi, ma mi sento così nervosa che mi tremano vistosamente le mani e sembra che abbia l’Alzheimer , mentre verso lo sciroppo di rosa ad una cliente !
Ok … calmiamoci e cerchiamo di non fare danni!
Inspiro profondamente e mi dedico alle zuccheriere …
Ce la posso fare!che ci vorrà mai a mettere lo zucchero dentro?! …
Ma mi tremano così tanto, che mi cade tutto di fuori …
Sbuffo contrariata … quel ragazzo mi fa male alla salute! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! Ora mi metto ad urlare!
E proprio mentre credevo di iniziare a fumare da ogni poro per il nervoso, sento la mano della mamma posarsi sulla  mia spalla …
-Tesoro … ci penso io qui … tu vai pure a fare due chiacchiere con i tuoi amici … -
La guardo contrariata … lei non è mia amica! Che sia chiaro!
Lascio spazio alla mamma e me ne vado, sbuffando più di un treno a vapore … per fortuna però, riesco a calmarmi davanti a loro …
-Tutto bene? … caffè e tè andavano bene? … - chiedo, mentre tolgo le tazze vuote …
-Sì, benissimo .. – la voce di Joe è molto tranquilla e dolce e io sorrido tra me e me, soddisfatta …
-Joe, dobbiamo andare! E’ già tardi!Non possiamo perdere altro tempo!-
-Sì, hai ragione … pago e andiamo … -
Ma io mi affretto ad intervenire e gli dico che non importa … offre la casa! … mi guarda interdetto … ma poi accetta flebilmente …
-Grazie … -
-Prego!allora , a … domani … -
-A domani … -
Mentre se ne va con quella gatta morta, mi sento assalire dalla gelosia …


Non è giusto … uffa … non la sopporto proprio quella lì … e soprattutto: perché gli gira attorno?! … uhm … questa cosa non mi piace proprio ..no, no!

 

Mamma dice che per il resto del giorno ho messo il broncio … ma come darmi torto?!? Voglio dire … quella gatta morta gli si è strusciata addosso tutto il tempo!… anche se ero impegnata a fare altro, l’ho visto benissimo!E se ci ripenso … mi sale il nervoso … argh!!!!!!
E forse, proprio per questo,  ora sto sfogliando il vecchio libro … anche se non so neanche cosa cercare … già … e mentre guardo l’indice mi soffermo su una voce …
Contro la timidezza …
Forse è solo timido … già … forse è quello … e comunque, male non gli farà!
Leggo e rileggo la pozione … e fino all’ultimo, sono indecisa se preparala o no … ma alla fine inizio a prendere gli ingredienti negli scaffali e a confezionarla …
Prendo una boccetta incolore, a forma di cuore, e comincio a introdurre, uno ad uno, le sostanze e via via mescolo con la bacchetta di vetro … alla fine ottengo una soluzione azzurro chiaro …
Bene … e domani vedremo come funziona …


La sigillo con un tappo a forma di foglia, dotato di contagocce e la porto su con me…

 
Quando lo vedo varcare la porta del locale, sento il cuore in gola … ancora qualche minuto e il mio piano andrà in porto!Ne sono sicura! … ma la mia gioia si smorza appena vedo entrare dopo di lui, quella gatta morta …
uhmm … quanto la odio!Non la sopporto proprio!!!
-Ciao! … - sorriso smagliante a trentadue denti! …
-Ciao … - mi risponde Joe mentre l’altra mi fa appena un accenno stizzito …
Guarda che stai antipatica anche a me, ma … almeno io fingo meglio di te!
-Che cosa vi posso servire oggi? … -
-Io avrei voglia di un tè … magari verde … - conclude alzando gli occhi verso di me e facendomi un sorriso allusivo …
Giusto … tè verde … potrei sempre decidere di strozzarti, ma … visto che ormai ho preparato la pozione … rimanderò!
-Ah … - è l’unica cosa che riesco a dire mentre la mia bocca si piega in una smorfia contrariata …
-Io invece vorrei un caffè … e una fetta di torta alle mele!-
-Sì, preparo subito … - … preparare l’ordine per te, gatta morta, sarà un piacere!
Vado dietro dalla mamma … devo pregarla di preparare il tè verde … altrimenti il mio piano fallirà !…
-Mamma!Ho bisogno urgente di te! –
-Sentiamo … per quale motivo?-
-Devi prepararmi del tè verde e del caffè … -
… non devo perdere di vista il mio piano! … devo rimandare la mia vendetta …  il caffè, a quella antipatica, glielo preparerò un’altra volta! …
-Eh? … e perché dovrei?! Sei perfettamente in grado di farli da sola!Perché me lo vieni a chiedere? … –
-Per favore mamma! Te ne prego! … Dopo gli ultimi episodi … non sono del tutto sicura di esserne in grado … e non vorrei proprio … farlo scappare così … -
La vedo un attimo esitare … davanti alle mie mani unite in segno di preghiera e alla  mia espressione supplichevole!
-Tesoro, ti aiuterò però … dimmi solo una cosa … che cosa hai preparato stanotte?…-
Rimango ammutolita … mentre mi guarda seria e con rimprovero …
-Io … -
-Fran lo sai … non si devono preparare pozioni per i propri scopi personali … è scorretto! –
Abbasso la testa … - Lo so … -
-Dimmi cosa hai preparato … prima che tu faccia danno … -
-Ecco io … -
-Fran! … parla! –
-Ho fatto un filtro contro la timidezza … -
Vedo gli occhi della mamma spalancarsi … rimane un attimo allibita  e, un secondo dopo, la vedo scoppiare a ridere … eh?!
-Mamma … -
-Tesoro … hai fatto un filtro contro la timidezza?Per davvero? … - continua a ridermi in faccia …
-Sì … perché? … -
-E io che credevo che … - si interrompe e scoppia a ridere nuovamente …
Sarei curiosa di sapere cosa c’è di tanto divertente?!! … e soprattutto … secondo lei, che filtro avrei dovuto fare?!? …
-Ok .. tesoro … effettivamente, magari gli può servire … rispetto a te è un angioletto  timido , lui! … il diavolo e l’acqua santa! … -
Fammi indovinare chi è il diavolo … anzi, la strega … argh!
La guardo di sbieco …
Mamma … guarda che non è che tu abbia detto proprio una cosa così bella su di me!…
-Scusa … ma non credo di capire … -
-Niente … niente … era così per dire! … Ok … vado a prepararti il tè verde e il caffè … ma mi raccomando … non fare mai più altre pozioni a tuo favore!Capito? … -
-Sì, mamma … te lo prometto … ma ora vai , ti prego! –
-Ah … un’ultima cosa … la boccetta … di che colore è ? … -
Le rispondo senza pensarci ! … mamma, ho fretta! Diamoci una smossa, però!! …    -Incolore, a forma di cuore … perché? … -
Storce il naso … - Hai sbagliato sia il colore che la forma … -
Eh?!? … e che ti pareva?!? ... uffa! … si sa che sono una strega pasticciona e anche un po’ imbranata, ma dammi tempo!  … e comunque  … ora che cosa centra?! … dobbiamo sbrigarci!O quella gatta morta me lo porterà via!
-Centra!… serve a noi, per capire che tipo di pozione si ha a disposizione nelle riserve … se le mettessi a caso ogni volta, non sapresti mai che cosa hai già preparato!-
La guardo ammutolita e anche un po’ arrabbiata … ma è proprio necessario leggermi nel pensiero?! … la cosa mi urta il sistema nervoso centrale! …
-Ok … ora ho capito … e quale avrei dovuto usare? … - dico rassegnata..
-Quella rosa, a forma oblunga … rosa perché è il colore che aiuta a mettere gli uomini in condizioni di capire al meglio le donne … e in più, permette di alleggerire la mente e di fugare i pensieri negativi … -
-Ho capito … sarà per la prossima volta!E ora andiamo!-
E mentre la trascino con me a preparare gli ordini e aspetto che il tè sia pronto, tiro fuori la boccetta … e la poso sul tavolo …
-Quindi … questo è il tuo risultato … -
-Sì … che ne pensi? … -
-Uhm … speriamo solo che non lo avveleni! –
Mi giro con aria sconvolta verso la mamma e la vedo scoppiare nuovamente a ridere…
Cominci a starmi antipatica, mamma !…
Appena tutto è pronto, con mani tremanti, apro la boccetta e verso nel tè alcune gocce…
E ora, andiamo!E vediamo cosa succede!
Porto di là gli ordini e, tutta felice, servo a ciascuno ciò che mi hanno ordinato … pronta ad esultare per la mia riuscita!
Tutto sta andando secondo i piani!
O almeno era ciò che pensavo fino a quando non vedo Joe fare a cambio di tazza con  Yuri …
Noooooooooooooooooooo!!!! Fermi tutti!Che cosa sta succedendo?!?
Corro verso di loro e comincio a balbettare qualcosa …
-Ma … ma … tu … no … perché? …  tè … caffè … no! –
Joe mi guarda un attimo sconvolto mentre inizia a sorseggiare il caffè … e la tipa invece, scuote la testa sconcertata … come per dire … guarda questa stupida! …
Chiudo gli occhi e mi porto la mano alla fronte …
No!No! e poi no! Lo doveva bere lui il tè!Non tu , gatta morta!
Con le lacrime agli occhi e sbattendo le palpebre come un cerbiatto per non farle scendere giù, mi appoggio sconsolata al muro … mentre vedo la gatta morta mandare giù tutto il mio tè … anzi … quello di Joe …
-Che succede? … - Joe mi guarda interdetto …
-Niente … - rispondo demoralizzata …
E ora? … che faccio? … ho complicato tutto!Senza contare che quella gatta morta, non aveva certo bisogno di quella pozione!Ora sì, che è senza freni! … povera me !… come minimo gli salterà addosso .. ed è tutta colpa mia! … che disastro! .. avrei voglia di mettermi ad urlare … e poi, visto che ci sono, anche a piangere!
Minuti dopo, vedo Joe alzarsi …
-E’ tardi … dobbiamo tornare all’orfanotrofio … -
La gatta morta annuisce con un sorriso che va da una parte all’altra del viso …
Ma che avrà mai da essere così felice!?! Quanto non la sopporto!
-Françoise … fai i complimenti a tua mamma per il caffè … -
Alzo gli occhi verso di lui … e rimango senza parole … ma .. ma … come ha fatto a capire che non li avevo preparati, io?!?
-Però, la prossima volta … voglio assaggiare un tè verde fatto con le tue mani … altrimenti bevo di nuovo il caffè di tua mamma … - mi guarda dritto negli occhi, con aria quasi di rimprovero e poi, dicendo così, mette i soldi del conto sul banco e se ne va … con la gatta morta a seguito, che presa dall’euforia … cioè, dalla mia pozione … ehm … lo ha pure preso sotto braccio e se lo porta via!


Vorrei dire qualcosa , ma non riesco a parlare … disperazione e sorpresa mi hanno messa ko … uno a zero … per la gatta morta … per mio autogol!

 

Ben mi sta … me lo sono meritata … d’altronde … lo sapevo che non avrei dovuto preparare una pozione per mio tornaconto … e anzi, per fortuna che ho fatto fare l’ordine alla mamma … altrimenti, questa volta lo avrei accoppato … uhm …
Sospiro demoralizzata, mentre chiudo il portoncino del caffè e faccio questi pensieri … ma non faccio in tempo a girarmi che sento bussare alla porta …
Mi avvicino titubante e chiedo chi è …
-Françoise … sono Joe … -
Appena sento il suo nome, riapro velocemente e lo faccio entrare ..
-E tu che ci fai qui a quest’ora? … -
Ma che domande fai?! … che te ne importa, scema che non sei altro!E’ qui! …
Si gira verso di me, togliendosi il berretto e soffiandosi sulle mani per riscaldarle …
-Beh, ecco … mi chiedevo se ti andava di … bere un tè assieme … -
-Ora? … - lo guardo un po’ perplessa mentre mi mordo un labbro per l’agitazione … lo so che non dovrei pormi domande o problemi, e soprattutto dovrei accettare a prescindere, ma la mia lingua parla senza interpellarmi !... maledetta lingua! …
-Sì … sempre che ti vada … -
Annuisco debolmente … così vado dietro al bancone e metto l’acqua a bollire …
-Che ti va? … -
-Non so … qualcosa di dolce … che ne dici? … - mi sorride con quel suo modo di fare meraviglioso, mentre io mi sciolgo come neve al sole … ohhhhhhhhhhhhh!
Dolce come te! … ah, già … ora che ci penso … continua l’anomalia della neve … guardo di sfuggita fuori dalla finestra … sta cominciando a diminuire … ma anche oggi ha nevicato debolmente tutto il giorno … ritorno rapidamente in me ed inizio a pensare al tè ...
-Uhm … vediamo … a quest’ora della sera cosa posso preparare di dolce … - rifletto un secondo a voce alta, guardando la dispensa con i barattoli di tisane e tè e poi esordisco felice … felice di cosa, non si sa! ... ma tanto ormai, mi reputa già fuori di testa! …  -Che ne dici di tiglio? … -
-Va bene … mi fido di te … -
Si fida di me … che dolce!!!! …  e che incosciente, pure! …
Appena l’acqua bolle, aggiungo alcune infiorescenze e foglie di tiglio secche e poi li lascio in posa per alcuni minuti mentre preparo le tazze, lo zucchero e il filtro …
-Ci siamo ... ancora un minuto in infusione e poi possiamo berlo! Il tè di tiglio è naturalmente dolce … in più è un ottimo rilassante, solo che bisogna avere un po’ di pazienza per gustarlo al meglio … -
Lo vedo annuire silenziosamente … non sembra particolarmente di fretta stasera … chissà come mai è qui …
-Pronto!- esordisco mentre verso nelle tazze … ma mentre verso il tè mi torna in mente la pozione …
Forse potrei …
Così, senza farmi notare, prendo la boccetta e verso alcune gocce del composto nella sua tazza … et voilà!
-Ecco … assaggia pure e dimmi cosa ne pensi … -
Prende la tazza, inspira il profumo e poi lo assaggia …
-Davvero buono! … -
-Grazie!- rispondo felice come non mai …
Appoggiata al di là del bancone, di fronte a lui, sorseggio lentamente il mio tè … e ogni tanto alzo gli occhi nella sua direzione e vedo che mi osserva …
Forse sta facendo effetto la pozione!!!! …
Sorrido tra me … vorrei tanto che il tempo si fermasse qui … così …
-L’altro giorno non ti ho spiegato … -
Mi riscuoto improvvisamente dai miei sogni ad occhi aperti …
-A cosa? … -
-A come mai ero di pessimo umore a lavoro … -
-Sì, ricordo … -
-Devi sapere … che chi lavora all’interno del centro, sono quasi tutti ragazze o ragazzi che sono cresciuti là dentro … - prende fiato … e i suoi occhi si abbassano e diventano improvvisamente tristi … - … uno dei ragazzi, ha deciso di andarsene , ma … non è quello che mi ha ferito … son state le motivazioni che ha portato … -
-Che motivazioni? … -
-Ha detto che il nostro lavoro è inutile … che la maggior parte di quei bambini non avranno mai una casa e che finiranno come noi … senza una famiglia … senza affetto … senza niente … - conclude con un filo di voce e gli occhi chiusi … come a mandare giù un boccone amaro … e sinceramente lo posso capire, ma …
-Mi spiace … per quello che ha detto … ma io non penso che bisogna essere così negativi nella vita … ognuno di noi, ha il proprio destino e … questo destino viene influenzato anche dalle nostre scelte .. quindi … pensare in modo così negativo, non giova a nessuno … -
Riapre gli occhi e annuisce, abbozzando un debole sorriso ...
-Sì, forse hai ragione … -
Finiamo di bere il nostro tè in completo silenzio … ma lo sento strano … probabilmente, è ancora turbato … anche se ne ha voluto parlare, non vuol dire necessariamente che sia una cosa superata … anzi , semmai tutto l’opposto …
All’improvviso vedo che guarda l’orologio …
-E’ tardi … devo andare … -
-Sì, certo … -
Mi sorride … con quel suo sorriso così limpido e dolce … e io mi sento stringere il cuore … mi sento in colpa con lui, perché non riesco a capire il suo sogno … e anche se vorrei tanto riuscire a realizzarlo e vederlo finalmente felice … la cosa non mi aiuta a trovare una soluzione …
-Scusami, se ti ho annoiato con i miei problemi … -
-No … non l’hai fatto … e anzi, spiace a me di non esserti di maggiore aiuto … -
-No, ti sbagli … mi sei stata molto d’aiuto … - e dicendo così, lo vedo alzarsi e sporgersi lentamente verso di me …
Rimango immobile, con gli occhi spalancati, speranzosa che la pozione abbia fatto effetto, mentre sento il suo pollice accarezzarmi le labbra …
Ora muoio … ma per lo meno muoio felice! …
Ma ritira subito la mano e mi sorride … - Avevi un petalo di tiglio sul labbro … -
Ah … mi sembrava strano … sob!
Roteo gli occhi al cielo esasperata … e poi abbasso la testa sconsolata … cerco di nascondere la mia espressione contrariata e turbata, ma credo che mi si legga in volto lo stesso ..
Uhmmm … Che devo fare con te?!? … ma non capisci? … uffa!!!!
-Grazie … - rispondo un po’ indispettita …
Ma che cavolo?!? … ma perché non ha funzionato la mia magia con lui? … eppure, con la gatta morta, sembrava aver fatto il suo effetto! …
-Vado … è tardi … ci vediamo domani … - mi dice mentre si avvia alla porta e io lo seguo tutta arrabbiata … rimuginando sopra cosa possa non aver funzionato …
Forse ha una scadenza … già, non mi ero posta il problema … e ora che ci penso, questo non lo avevo mai chiesto alla mamma … ma no, non è quello …  perché mi ha pure brontolato che avevo sbagliato forma e colore della bottiglietta per metterla nel posto giusto in dispensa … come eventuale riserva … uhm …
-Allora … notte … a domani … -
Si gira all’improvviso e io gli vado a battere addosso, non preparata alla cosa …
-Scusami … ti sei fatta male ? … - mi chiede preoccupato …
-No … no … però, magari avvisami la prossima volta che ti giri così … - mugolo piccata, toccandomi il naso dolorante …
Ahia! … stai attento la prossima volta … uffa!  … ho capito che stravedo per te, ma farmi male non è contemplato!
-Perdonami … è solo che mi ero dimenticato di dirti una cosa .. –
-Uhmm …. Dimmi … -
-Che domani non penso di poter venire … abbiamo delle cose da fare con Yuri e … -
Yuri?! … come scusa ?!? …
Alzo la testa come una molla, irrigidendomi, e lo guardo con occhi spalancati …
Che vuol dire che hai delle cose da fare con lei?!? …
-Ehm … sì, all’orfanotrofio … domani è giorno di visite … le persone del quartiere vengono a portare della roba ai bimbi … e quindi dobbiamo rimanere lì … -
Ma mi ha letto nel pensiero anche lui?!? …
-Ah! …  sì … ovvio … - rispondo imbarazzata … ma poi realizzo … domani non lo vedrò! … disperazione assoluta!
-Al limite, se ce la faccio … provo a passare prima di chiusura … così ti racconto anche come è andata la giornata … -
Annuisco debolmente, sorridendogli … mentre mi mordo un labbro … e non so, se è per la gioia o per la disperazione …
Lo saluto … e mentre si allontana, chiudo la porta alle sue spalle …
Sto riflettendo ancora sul motivo per cui la pozione non ha funzionato mentre rimetto a posto le tazze, quando vengo distratta da un rumore …
-Mamma ..-
-Scusami tesoro … non volevo disturbarti … tutto bene? … -
-Sì … -
-Ok … tesoro … lo sai, vero? … se hai qualche problema … o dubbio … o curiosità … sai che puoi chiedermelo … non ti devi vergognare, anzi … -
-Sì, lo so … ed effettivamente ho da farti una domanda … -
-Ah, bene! … dimmi … cercherò di risponderti … - il tono della sua voce è strano … un po’ teso … ma faccio finta di nulla e le chiedo chiarimento sul mio dubbio …
-Ma … le pozioni … hanno una scadenza? … -
-Eh?! … -
Guardo la mamma e la vedo perplessa …
-Ho fatto una domanda stupida? … -
-No … no … è solo che … pensavo che mi chiedessi qualcos’altro … - accenna imbarazzata …
- Qualcos’altro?! … cosa? … -
-Ehm … beh, non so … tipo: le solite domande che possono venire in mente ad una ragazza la prima volta che si innamora … -
-Cioè? … - la guardo un po’ interdetta …
-Beh, non so … come si fa a baciare? … o ancora … che cosa c’è oltre il bacio? … -
Spalanco gli occhi … e credo che la mia espressione sia esauriente , perché subito sento la mamma dire … - Ok … cambiamo discorso … forse è meglio .. –
Vorrei dire qualcosa, ma … sono senza parole …
-Tesoro … scusami … è solo che avevo poco più della tua età quando ti aspettavo quindi … -
Mi sento diventare di mille colori … e anche se non mi posso vedere, posso giurare di essere diventata viola a pois rossi …
-Mamma … - è l’unica cosa che le mie labbra riescono a pronunciare …
-Tesoro … non ti sconvolgere … voglio dire … quando ti piace una persona … è normale sentire il bisogno di sentire quella persona più vicina … di baciarla … accarezzarla … insomma … -
-Mamma … -
-Tesoro, riprenditi! Sei imbarazzante!- mi dice tagliando corto mentre è diventata rossa anche lei …
-Ma mamma!- le rispondo imbronciata …
-Françoise … in qualche modo sei nata! E sai che non ti ho trovato sotto un cavolo!E neanche che ti ha portato una cicogna! Quindi … -
-Ma … ma … ma … - sto boccheggiando … uhm …
Mamma, ma come ti saltano in mente certe idee?! … insomma! E’ già tanto se penso di baciarlo! Figurati altro!!!!
-Vado in camera … stasera non ho fame …. – non so perché reagisco così, ma non ho voglia di continuare quel discorso … mi mette a disagio … non sono ancora pronta per questo tipo di conversazione … devo ancora riprendermi dalla scoperta di essere una strega! … e dicendo così, corro in camera mia e mi chiudo dentro , buttandomi sul letto e abbracciando il cuscino …
Sono arrabbiata … con la mamma … per quei suoi discorsi stupidi … non c’era motivo che li tirasse in ballo … uffa … io non mi sento ancora pronta per andare oltre certi pensieri … sognare di baciarlo è già troppo per me … come fa a non capirlo?! …
E mentre rimugino corrucciata sulla discussione con lei , senza accorgermene, mi addormento placidamente … pensando a lui … e al suo dolce sorriso …

 

Parte 6

Tra la mamma e la nonna, ho perso il conto di tutte le brontolate che ho preso … uffa! … sembra che non ne riesca a fare una per bene! …
E come se non fosse sufficiente , la nonna rimprovera la mamma, dicendole che è solo colpa sua se ha una figlia che è un disastro …
-Anna, guarda che è solo colpa tua, se tua figlia è un tale disastro! … te lo dico sempre: che non la dovresti lasciare fare tutto quello che vuole!-
-Nonna! Guarda che ci sono anche io qui! Ti sento benissimo! – mi guarda con aria di rimprovero perché l’ho interrotta … ma torna subito a rivolgersi alla mamma, senza considerarmi …
-Anna! Mi ascolti quando parlo?! … hai capito? … tua figlia è un disastro! Ha la testa tra le nuvole! Dovresti intervenire! Non vedi che pensa solo a quel ragazzo?! … Non va bene! Una ragazza seria non dovrebbe avere la testa a certe cose! Guarda che rischi di ritrovarti come me! Con una figlia che ha fatto una sciocchezza e si è ritrovata bambina a crescere una figlia!-
Vedo la mamma girarsi di scatto, furiosa … con gli occhi pieni di lacrime..
-Mamma! Non continuare oltre con questo discorso, perché non lo accetto!Sono molto fiera di Fran!E non è un disastro: deve solo imparare!E se ha la testa tra le nuvole è una cosa normale: quando ci si innamora è così! e alla sua età deve essere così!E comunque … se tornassi indietro, mi comporterei allo stesso modo! Esser rimasta incinta di lei è la cosa più bella che mi sia capitato nella vita! E non mi importa se tu me lo rinfaccerai per sempre! … Françoise è la mia bambina ed  è una bravissima ragazza … intelligente e con un cuore così … non è giusto che parli in questo modo!E soprattutto … io non te lo permetto!-
Rimango senza parole  mentre vedo la nonna, ammutolita, andarsene via senza aggiungere altro …
-Mamma … -
-Tesoro … non badare ai discorsi della nonna … è solo molto in pena per te … ha solo molta paura che .. –
- … possa commettere il tuo stesso errore … -
-No, tesoro! Tu non sei un errore! Non lo sei mai stato … ti ho voluta con tutto il cuore … ero perfettamente cosciente di quello che poteva accadere e non mi importava del resto … ho amato tantissimo tuo padre … e tu sei il frutto del nostro amore … -
-Ma … papa … se ne è andato … -
-Tesoro … sai che … -
-No … non lo so … non me l’hai mai voluto dire … -
La vedo prendere fiato ...
-Françoise … tuo padre era un uomo meraviglioso, ma … non riusciva ad accettare il tuo destino … è per questo che se ne è andato … -


La vedo abbassare gli occhi mestamente, mentre sento i miei riempirsi di lacrime … senza accorgermene, me ne vado e salgo in camera …
Appena chiudo la porta, scoppio a piangere  e continuo fino a perdere la nozione del tempo … cadendo poi, esausta, in un sonno senza sogni …

 

Molto più tardi, il suono di alcuni colpi alla porta mi svegliano  …
-Avanti … - sono ancora scombussolata … ma che ore sono? … guardo l’orologio … le 20:05!
-Tesoro … scusami se ti disturbo, ma … c’è Joe … ti sta aspettando di sotto … che cosa gli devo dire? … - mi chiede esitante mentre evita di guardarmi in volto …
Rifletto un attimo … sono ancora confusa … per il sonno e … per quel senso di dispiacere che mi ha provocato la discussione di stamani …
-Digli che arrivo subito … cinque minuti e scendo … -  … mentre le rispondo, mi accorgo che mi sento ancora leggermente a disagio con lei …
Mamma … scusa se non riesco ancora a dirti nulla … ma ho bisogno ancora di un po’ di tempo …
-Va bene … -
Richiude la porta dietro di sé e io scendo svogliatamente dal letto …  mi do una sistemata veloce : mi spazzolo i capelli, mi sciacquo il viso e mi lavo i denti … uhm … non sono proprio una reginetta di bellezza in questo momento … ho due occhiaie che mi arrivano ai piedi e gli occhi rossi, ma … i miracoli ancora non mi riescono e suppongo che … non mi riusciranno mai, quindi, senza esitare oltre, scendo giù … mi prenderà per come sono … altrimenti pace … oggi non sono proprio in vena di pensare a conquistarlo …
-Ciao … -
-Ciao … ti ho disturbato? … -
-No … no … ero … solo andata … su … un attimo … - arranco a trovare una buona scusa … stasera non credo di essere molto informa …
-E’ tutto a posto? … -
-Sì … tutto a posto … -
-Hai gli occhi rossi … hai pianto? … - mi chiede titubante …
-Beh, ecco … io … è una lunga storia … lascia stare … -
-Se vuoi … parlarne … stasera posso fare anche un po’ più tardi … -
-Non ti preoccupare … solo alcuni dissidi in famiglia … -
- … spero niente di grave … -
-No … è solo che … ultimamente … sono un disastro … qualsiasi cosa faccio… lo faccio male … o comunque combino qualche guaio … e la nonna si è arrabbiata … con me … e poi con la mamma … perché dice che … mi lascia troppo libera … e non dovrebbe … - concludo tristemente … ma dalla sua espressione, non sembra molto convinto della mia risposta …
-Tipo il tè verde amaro e la cioccolata al peperoncino iper-piccante? … -scherza, tentando di sdrammatizzare, ma capisce subito che ci deve essere altro … -Solo questo ? … o c’è altro? … -
-Sì … più o meno … - dico un po’ assente, mentre ripenso al vero motivo che ha scaturito il mio brutto umore …
Si avvicina a me … - Sei sicura che non ne vuoi parlare? … ti puoi fidare di me … -
-Sì … lo so … è solo che … - esito … non so se  ho voglia di parlarne … - … forse è che … non saprei neanche da dove cominciare … -
Mi sorride dolcemente … - Tu prova … e io ti ascolto … -
Così, prendo coraggio e comincio a raccontargli della discussione tra la nonna e la mamma , sorvolando sulla parte che riguardava lui, per ovvi motivi …
Mi ascolta in silenzio, annuendo qualche volta, ma senza dire una parola … e appena finisco mi guarda negli occhi …
-Mi spiace per quello che è successo … ma sicuramente tua nonna non pensa niente del genere … non pensa che tu sia un errore … né tantomeno un disastro! l’ho vista come ti segue con lo sguardo … è sempre molto attenta a te, ma perché si vuole assicurare che non ti succeda nulla … e ti assicuro che, la sua espressione è quella di una persona fiera della propria nipotina … e comunque  non si arrabbierebbe tanto se non fosse così … ti arrabbi, quando tieni alla persona … altrimenti … non ci fai caso e lasci correre … il fatto che lei si preoccupi così tanto e che vi rimproveri  è solo perché vi vuole bene … e vuole vedervi felici … e sono sicuro, che pensa di fare e di dire solo quello che è meglio per voi …  - conclude dolcemente …
-Tu pensi? … -
-Sì … - mi dice in un sospiro … - Sai … di me non si è occupato mai nessuno … a nessuno importava cosa facessi … se sbagliassi … se facessi bene … nessuno mi rimproverava quando facevo un errore o mi faceva i complimenti se facevo qualcosa di buono … ai miei genitori probabilmente, non è mai importato niente di me … te l’ho detto in passato … non sono mai neanche venuti a cercarmi … e sono cresciuto tra persone … che avevano disprezzo per me … perché i miei lineamenti e il mio colore dei capelli non corrispondevano ai loro … -
-Joe … - mi sento improvvisamente una cretina … una stupida .. ma come ho potuto lamentarmi proprio con lui? … perché non sono stata zitta? … stupida … stupida … stupida!
-Perdonami io … -
Lui alza gli occhi verso di me, un po’ stupito … - Perdonarti? … per cosa? … tu non hai fatto niente  … - mi risponde serenamente, mentre allunga una mano per accarezzarmi i capelli …
-Beh … ora devo proprio andare … -
Si alza e io lo accompagno alla porta, ma … mi accorgo che stasera … c’è qualcosa di strano in me, perché vorrei che rimanesse … qualcosa, nel profondo del mio cuore, desidera che lui rimanga … qui con me … e avrei voglia di abbracciarlo … e stringerlo forte … vorrei addormentarmi tra le sue braccia e … a quel pensiero arrossisco improvvisamente …
Ma cosa vado a pensare?! … per fortuna è di spalle  e non mi vede …
Lo accompagno fino all’esterno del locale …
Ma guarda?! … ha stranamente smesso di nevicare!?! … uhm … sarò solo una mia fissa, ma … c’è qualcosa di strano … uhmmmm …
E mentre ci salutiamo, veniamo distratti da un rumore di passi che si interrompe bruscamente …
Guardiamo entrambi nella direzione del suono e vediamo una coppietta fermarsi sotto un lampione e baciarsi … e a giudicare da come lei lo stringe,  sembra anche molto appassionatamente …
Involontariamente, guardo in direzione di Joe … e lo vedo un po’ perplesso … sta deglutendo a fatica e … sbuffando?! … uhm …
Per caso, noto che la sua mano sinistra è appoggiata al muro e così … timidamente,  avvicino la mia … che voglia, anche solo di sfiorarla!! … ma proprio in quel momento, lui si gira verso di me … e con aria confusa e spaesata, la ritira … imbarazzata, ma facendo finta di nulla, faccio lo stesso … abbasso gli occhi vergognosa e mi stringo le mani al petto …
-E’ meglio che vada … notte … -
-Notte … - sussurro contrariata … molto contrariata ..
Uhm … ma io non volevo che te ne andassi … volevo che rimanessi … volevo che … continuassimo a parlare … e che le nostre mani si sfiorassero … anche solo per un istante …
Sbuffo … con gli occhi tristi …
Più il tempo passa e più ci avviciniamo, ma vorrei che lo fossimo ancora di più … ogni giorno … ogni notte … ma tu non fai mai niente! Non dici mai nulla … io sono la ragazza … io … non posso dirlo … non posso fare la prima mossa … sei uno stupido e uno sciocco … perché non capisci? … che devo fare per farti capire che … io non voglio che tu vada via così ogni volta ?…


E mentre mi perdo in questi pensieri, richiudo il portoncino del locale …

 

Ore 12:45 … nevica … e tutto tace … dal fronte nemico nessuna news … almeno fino a quando non lo vedo entrare dalla porta … da solo?! …
-Ciao … -
-Ciao … - … come mai da solo? … e la gatta morta?! … che fine ha fatto?..
Si mette a sedere al suo solito posto … e mi guarda …
Ehm … se non la smetti … mi sciolgo qui … disgraziato! …
-Quindi? … - gli chiedo leggermente nervosa … non sopporto quando qualcuno mi fissa … mi imbarazza! …
-Quindi … non mi chiedi cosa voglio oggi? … - ride, divertito …
Me? … no, eh?! … troppo bello … uffa!!! ..
-E’ che … credevo che aspettassi  la gat .. la tua amica … -
Uhmm …
-No … oggi no … e probabilmente neanche nei prossimi giorni … - alza un sopracciglio, guardandomi …
Oh, che peccato! … quanto mi dispiace!!! … uhm … ma, come mai?…  parla, invece di guardarmi con quegli occhi divertiti! … uffa! … dì, la verità … non hai intenzione di dirmelo di tua spontanea volontà … argh!!!!
-E come mai? .. voglio dire … aveva detto che le piaceva tanto il nostro locale e … -
Sbatte le palpebre contrariato e stupito allo stesso tempo … sembra nervoso … forse non si aspettava che glielo chiedessi così, direttamente …
-Uhm … diciamo che … è meglio così … senza entrare oltre nei dettagli … - glissa palesemente …
Chissà cosa sarà successo? … mi devo preoccupare? …
-Spero che … non sia per qualche mio guaio … -
… fare la finta ingenua, è il ruolo che mi riesce meglio !!! … hihihihih …
Mi guarda dritta negli occhi e poi, scuote la testa rassegnato … prima di piegare la bocca in un sorriso divertito e rispondermi …
-Incompatibilità … -
Alzo le sopracciglia interdetta … ma non eravate amici?! …
-Eppure … avrei detto che eravate … molto amici … - concludo, facendo la falsa dispiaciuta …
Evviva!!!! … si è tolta di mezzo!!!! … e non ho dovuto neanche ricorrere a qualche incantesimo drastico!Bisogna festeggiare! … stappiamo lo spumante!!! …
-Beh, sì … infatti … ma l’incompatibilità … è con te … - termina guardandomi allusivamente negli occhi, mentre io mi gelo sul posto …
-Ah. – rispondo secca, rimanendo un attimo in silenzio e guardandomi disperatamente attorno … 
Qualcuno mi dia un appiglio … sto sprofondando per la vergogna! …
Inspiro profondamente, cercando di non dare a vedere il mio scombussolamento, e conto fino a dieci …
-Ok … allora … cosa vuoi oggi? … - sorriso a trentadue denti e … glissiamo … sigh!
-Non so … tu che mi consigli? … -
Involontariamente sgrano gli occhi … Hai intenzione di farmi venire una crisi di nervi?! …
-Vediamo … fammi pensare … - … aiuto! … sto annaspando … accidenti a te! …     - … torta alla nocciola e cappuccino? … - chiedo esitante …
-Va bene … -
Dieci ore per fare un ordinazione! … le cose diventano sempre più complicate! Sigh!
Vado alla vetrina dei dolci e tiro fuori la torta alla nocciola … ma mentre inizio a tagliarla, vengo attirata da alcune parole bisbigliate da due ragazze, al tavolo vicino al bancone …
-Mayumi, l’hai visto come è carino quel ragazzo a sedere al bancone? –
-Sììììì!L’ho visto da quando è entrato!-
-Chissà come si chiama? … mi piacerebbe conoscerlo … -
-Sì … anche a me … -
Alzo la testa in direzione di quelle due e lancio loro uno sguardo accigliato …
Ma guarda queste due, come lo guardano imbambolate!?! … giù le mani!Non fa per voi! …
Incuranti di me e del fatto che le sto ascoltando, continuano i loro discorsi..
-Mamma, come è bello!Sembra un attore! … -
-Hai ragione! … forse sarà un idol! … -
-Dici? … wow! Allora potremo diventare sue fans? Che ne dici Mayumi?-
-Beh, sì … ma io non mi limiterei ad essere solo una fan! … -
Scoppiano a ridere …
Deficienti! …
-Katy? … perché non ci avviciniamo con una scusa e lo conosciamo? … -
-Sì!Hai ragione!Troviamo una buona scusa! … tipo … che ci conosciamo già! O che ci siamo visti da qualche parte!–
Cooooosaaaaaaaaaaaa?!? …
Le vedo alzarsi dal tavolo, sghignazzando tra loro,  e andare verso di lui … mi guardo smarrita attorno … cercando qualcosa per impedire a quelle due di avvicinarsi !
Cosa posso fare?!? … ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!! … allarme rosso!!!!! .. ho bisogno di una buona idea … rapidamente!!!! …
E casualmente, lo sguardo mi cade sulla torta che ho in mano e …
ops …
Sobbalzo al suono del piatto e del dolce che finiscono per terra … finendo proprio davanti a quelle due e schizzandole da testa a piedi, di crema alla nocciola …
Uhhhhhh … è caduta … quanto mi dispiace! … non ve lo potete neanche immaginare! …
Mi mordo un labbro, per non gioire trionfante, mentre le vedo sull’orlo di una crisi di lacrime …
Involontariamente, guardo di sfuggita in direzione di Joe e lo vedo scuotere la testa divertito …
Perché ridi?! … dovrai fare a meno anche della torta! … tanto … non è che te la meritassi! … piaci troppo alle altre e questo non va bene! … cerca di trovare una soluzione! … io non posso passare la vita a lanciare torte! … o alla fine finirò in un circo, come attrazione! Sigh!
Mi riscuoto velocemente e corro al di là del banco, mettendo in scena la mia personalissima opera teatrale … scritta, diretta e improvvisata dalla sottoscritta !        -Scusatemi!Sono mortificata!Mi è scivolata di mano! … oh … i vostri vestiti … che peccato! … tutti sporchi … ma non vi preoccupate! ... mandateci pure il conto della lavanderia! – e dicendo così, le spingo a forza, verso la porta di uscita … e soprattutto, fuori dal locale!
Uff! … che fatica! …
-Tornate presto!E mi raccomando!Il conto della lavanderia!Ah … oggi offre la casa!– dico loro, sorridendo e richiudendo garbatamente la porta del caffè … mentre restano sotto la neve come due statue di pietra, sconvolte e ammutolite, a guardarmi!
Missione compiuta! … mi merito un premio come miglior attrice protagonista o no?!
Tutta sorridente e soddisfatta, per l’ottima riuscita del mio piano, mi volto gioiosamente verso il bancone! … purtroppo però, il mio sorriso si trasforma rapidamente in una smorfia … la mamma e la nonna mi stanno guardando con aria turpe e accigliata e … Joe è piegato in due dal ridere …
Beh … avrei dovuto immaginarmelo … che non l’avrei passata liscia … ma perché lui ride?!?
-Fran … -
Guardo la mamma in silenzio …
-Fran … pulisci … e poi … io e te facciamo una chiacchierata … -
Sbuffo, alzando gli occhi al cielo …
E che ho fatto mai?! … era solo una torta! …
Mi riscuoto e rapidamente corro a pulire …
-Aspetta ti do una mano … -
Lo vedo prendere un panno e poi, piegarsi ad aiutarmi a togliere la torta sparsa ovunque …
-Grazie … -
-Non mi devi ringraziare … dopotutto, sono parzialmente responsabile del disastro...– mi dice ridendo maliziosamente …
Alzo gli occhi sbalordita verso di lui …
Non è possibile che tu abbia capito … no .. non è possibile …


Senza aggiungere altro e con fare automatico, quasi fossi un automa, finisco di pulire il disastro combinato …

 

-Fran?! … allora? … spero che tu abbia una buona scusante!-
-Mamma … ma è stata solo una svista … -
-Bugiarda!Non mi mentire! Lo sai che non lo tollero!-
Uffa …
-Fran!Lo sai … non mi devi dire bugie!E sai anche, che se mi vuoi fare arrabbiare, basta poco!Te l’ho già detto tante volte … l’unica cosa che mi fa perdere la pazienza è la disonestà!E da te, non l’accetto!-
-Scusami … mamma … è vero … è tutta colpa mia … -
Inspira profondamente … so che si sta trattenendo … se potesse mi lincerebbe viva in questo momento …
-Fran … ricordati che la tua anima e la tua mente devono rimanere limpide … te l’ho sempre detto … devi scacciare i brutti sentimenti e allontanarli da te … noi, non possiamo lasciarci sopraffare da certi impulsi … è troppo pericoloso … basta poco per entrare nella parte più oscura … è un filo sottile, quello che separa il bene dal male … e non voglio che tu cada nel buio oscuro delle tenebre … - rimane un attimo in silenzio, guardandomi … - … bambina mia … è pericoloso … non voglio che ti succeda nulla … ti prego … impara a controllarti … -
La guardo turbata : i suoi occhi non sono più arrabbiati, ma preoccupati e spaventati…
-Mamma … -
-Se … per caso … succedesse … io .. sarei costretta a mandarti via di qui … e io non voglio … per questo, ho cercato di crescerti limpida come l’acqua di un ruscello … perché non ti sporcassi … per questo … ti ho sempre insegnato ad essere sincera con me e a esternare i tuoi dubbi … le tue perplessità … -
Mi si avvicina  e mi accarezza la guancia … sento la sua mano tremare e mi rendo improvvisamente conto che quello che ho fatto è stata una cosa stupida … e che mi sono fatta soggiogare dalla gelosia … come anche l’altro giorno, quando ho preparato il filtro …
-Scusami mamma … ho capito cosa vuoi dirmi … e anche i miei sbagli … dalla torta alla pozione …  ora ho capito … ti chiedo scusa … -
Mi attira a sé e mi abbraccia forte …
-Ti prego bambina mia … stai attenta … tu sei così meravigliosa … e il tuo cuore è così grande che devi tutelarlo … e ricordati che … anche nel bene più grande, c’è sempre un pizzico di oscurità … come nel male più grande … c’è sempre un po’ di luce … per questo, certe volte,  basta poco per invertire la situazione … -
Ho capito …

 

Ho riflettuto tutta la notte su quello che mi ha detto la mamma ieri … e ho deciso che, qualunque cosa succeda … cercherò di controllarmi …
-Ciao! … -
Mi sento salutare all’improvviso e lo vedo spuntarmi di fronte dal nulla  …
Aiuto!Mi hai fatto paura! … ma ti sembra il modo di fare?! …
-Ciao, ma … come mai qui così presto? … - lo guardo con sospetto … ok … lo so … detta così, non sembra una bella accoglienza, ma … mi hai fatto venire un colpo!
-Sono solo passato a salutarti … ho delle commissioni in centro e … credo che prima di stasera non tornerò … -
-Ah … capisco … -
No, a dire il vero non capisco … non vedo il motivo per cui me lo vieni a dire … comunque … grazie per l’infelice info! …
-Ehm … volevo sapere se … -
Alzo gli occhi e le sopracciglia a quel suo inizio di frase …
-.. se hai impegni stasera? … e se ti va di usc … se ti va di venire con me a vedere l’orfanotrofio … -
Uhm?! … mi stai chiedendo di uscire? …
-Eh … io … -
-Se non ti va … non c’è problemi … -
-No, no! Alcun problema!- mi affretto a dirgli … forse con troppa veemenza …
-Ok … allora ti passo a prendere verso chiusura … a dopo … -
Non faccio in tempo a dire altro che lo vedo schizzare fuori dal negozio …
Ma che è?! … superman?! Più veloce della luce?! Un attimo fa, era qui e l’attimo dopo non c’era più! … boh?! …
Non ho bene idea di quanto tempo sia rimasta così, imbambolata in quello stato, dopo la sua richiesta … so solo che quando mi sono ripresa e mi sono guardata attorno, metà locale stava ridendo alle mie spalle …


Ohhhhhhhhhhhhhhh … bene, eh!E per fortuna mi ero appena detta di iniziare a controllare le mie emozioni! …

 

Mamma mi ha detto che da quel momento in poi, non sono stata più io … che ho cominciato a emanare un tale alone di gioia e amore, che la gente si perdeva a guardarmi e si dimenticava anche dei suoi problemi e dei suoi desideri! … io non mi sono accorta di nulla: ero troppo felice!
Va bene, dai … inizierò da domani a controllarmi … ormai oggi … è andata così …
E mentre finisco di prepararmi, penso che mi sento così strana … così agitata e contenta … sento il cuore battere forte, forte … e la testa girare come una trottola impazzita …
Chissà se andrà bene come sono vestita …
Mi guardo turbata allo specchio … non mi sono messa niente di particolare … non vorrei che pensasse male … cioè … voglio dire … ehm … ok, ricominciamo da capo …. ho indossato un vestitino di lana morbida, a righe bianche e rosa chiaro … le parigine grigio chiaro fino al ginocchio e gli scarponcini rosa con i lacci … insomma … niente di che …
Mi riguardo meglio …
Forse, è meglio che mi metta anche un cardigan … magari grigio come le parigine … non vorrei essere troppo leggera … che poi, mi conosco! … mi prende freddo e comincio a tremare! … magari proprio sul più bello!
A quel pensiero, mi do una piccola botta sulla testa …
Impossibile … in quel momento, mi sembrerà di stare su una nuvoletta rosa !!! … sentirò solo le sue labbra … sulle mie … ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh …
Rido come una sciocca e poi mi tiro un’altra botta …
Ma che vado a pensare?! … devo smetterla di sognare ad occhi aperti ! … soprattutto certe cose!…
Così, finisco di legarmi i capelli in una treccia laterale alla francese e fermo una ciocca ribelle con una molletta, a forma di fiocco rosa …
Beh, così … sono perfetta!
Mi sorrido soddisfatta, vedendo la mia figura riflessa nello specchio …
Uhm … le righe non ingrassano, vero? … non è che era meglio se sceglievo una tinta unita?!?! …
Guardo l’orologio … ormai è tardi … non ho più tempo per cambiarmi …  sospiro … non devo esagerare … va bene qualsiasi cosa mi metta! … non è un appuntamento ufficiale! … così mi metto i miei bracciali preferiti, il cappotto e prendo la borsa …
Pronta ad andare! … ma prima di farlo, devo scendere giù, e passare a salutare la mamma e la nonna …

 

-Allora … io vado … -
-Va bene, tesoro!-
Guardo la nonna … sta ancora in silenzio …
-Nonna … -
-Vai, che sennò fai tardi! E non è bello fare aspettare!- mi dice tagliando corto e distogliendo lo sguardo …
-Va bene … -
La mamma mi accompagna giù in silenzio … ma prima di lasciarmi mi accarezza una guancia …
-La mia bambina è cresciuta … - sorride
Mamma non esagerare anche tu! … è solo un’uscita! E poi, basto io a farmi i film! …  
- Françoise … non ho voglia di dirti di … stare attenta o … di non fare cose avventate … ma ti prego solo di pensare prima di qualsiasi scelta … reputa se è giusta o meno … ok? … e per il resto … ti auguro di passare una bella serata … -
-Mamma … usciamo solo a fare un giro! … tra un’ora saremo a casa!Che vuoi che succeda, mai?!- le dico tranquillamente …
-Eh … giusto tesoro … - la vedo un po’ imbarazzata … - … basta molto meno …  - continua a bassa voce … pensando che non l’abbia sentita …
Uhm … cosa vorresti dire?! … mi piacerebbe tanto saper leggere nel pensiero, in questo momento! … perché ,  son sicura che sta pensando a qualcosa di specifico  …
- Tesoro … hai ragione … è solo la mamma che è apprensiva … perché sa che sei uno spirito passionale! … ma, so che mi posso fidare di te e … soprattutto di Joe! E ora vai! E salutamelo!-
Che vuol dire … soprattutto di Joe?!? …
Mugolo, leggermente contrariata, prima di voltarmi e andarmene, ma mi sento subito richiamare … - Aspetta ... – mi ferma e mi porge una grossa borsa … sorridendomi …  - … ho preparato questi dolci per i bambini dell’orfanotrofio … -
Annuisco contenta … e infine, mi aggancio il cappotto ed esco …
Il mio primo appuntamento … e con Joe!!! … ohhhhhhhhhhhhhh … sì, lo so … lo so … è solo un’uscita … devo rimanere con i piedi per terra … ma non ci riesco!!!!!

 

Parte 7

Appena metto piede fuori di casa, lo vedo subito … mi sta aspettando davanti alla porta del caffè … a qualche metro di distanza …
-Ciao! … - gli vado incontro felice come non mai !…
Lo so:sono senza speranze! …
-Ciao! … - mi sorride e, per un attimo, mi sembra di intravedere nei suoi occhi  una luce diversa … forse è solo una mia illusione, ma … è come se avessi la sensazione che anche lui stesse aspettando con impazienza questo momento …
Ci guardiamo un attimo in silenzio, trattenendo quasi il respiro …
E’ di nuovo una mia impressione o … ?
-Quindi? … come sono andate le tue commissioni in città? – mi faccio coraggio … e cerco di rompere quella strana sensazione che mi stringe il petto e lo stomaco  …
-Bene … e tu invece? … tutto bene con tua nonna? … -
-Sì, tutto bene … a proposito … questi li ha preparati la mamma per i bambini …  – gli porgo sorridente la busta …
-Cosa sono? … -
-Dolci!Li ha fatti la mamma! … quindi sono commestibili! – concludo ridendo !
-Ah … ok!– ride anche lui, prendendomi la borsa e sfiorandomi, casualmente, la mano …
Il contatto con la sua pelle genera in me una sorta di scombussolamento, molto piacevole, che pervade tutto il mio corpo … e la mia anima …
Che sensazione dolce …  è come se avessi le farfalle nello stomaco … forse, la mamma ha ragione … l’amore è veramente una cosa meravigliosa …
Senza accorgermene, trattengo di nuovo il fiato e penso che … forse, per imbarazzante che sia … stasera mi farò coraggio e glielo dirò … non ho più voglia di aspettare … sarò sincera con lui e … sarà quel che sarà … quando mi riaccompagnerà a casa … gli chiederò se vuole rimanere ancora con me … a bere del tè e a parlare … di noi …
-Quindi … andiamo? … -
-Ok! … ti seguo!- … e nel pronunciare quelle parole, mi rendo conto che lo potrei seguire ovunque … anche al Polo Nord, se me lo chiedesse! … probabilmente non riuscirei a dirgli di no … né a quello né a altro …


Immagino che dovrei avere paura di questo , ma … mi fido completamente di lui … e del mio cuore …

 

Dopo alcuni minuti, arriviamo di fronte all’orfanotrofio … ed io inizio a sentirmi  assalire da una strana inquietudine …
Cerco di calmarmi, ma … più mi avvicino all’edificio e più sento, inspiegabilmente, l’ansia crescere …
Tento di far finta di niente e seguo Joe pacatamente …
Appena apriamo la porta, ci vengono incontro, saltellanti e allegri come grilli, dei bimbi, che circondano Joe, schiamazzando tutti felici di vederlo lì! … il più grande avrà, sì o no, sei anni e …
Non faccio neanche in tempo, ad aprire bocca per salutarli che, subito, vengo assalita dai loro desideri, che  flagellano violentemente il mio corpo e il mio cuore, frantumandoli in mille pezzi …
E’ una sensazione devastante …
Come un uragano che travolge e distrugge tutto quello che incontra, i loro sogni mi sgretolano e mi dissolvono nel vuoto … 
Mi spavento : al punto da esserne terrorizzata … non ho mai percepito una tale forza … un tale impeto di dolore e disperazione in tutta la mia vita …
Li guardo, uno ad uno ... posso leggere, chiaramente, le menti di ciascuno di loro … hanno tutti lo stesso desiderio … vogliono una famiglia … vogliono essere amati … non vogliono sentirsi soli … e hanno tanta paura … paura di essere dimenticati e abbandonati a sé stessi …  
I loro desideri sono come urla,  amplificate nel silenzio della notte … una marea di grida che mi spaccano la testa …
Rimango sconvolta e ammutolita, e inconsciamente, indietreggio fino alla porta …  fino a sbatterci … sto per mettere una mano sulla maniglia e scappare, quando vedo Joe che si volta verso di me e mi guarda atterrito … la mia espressione deve essere eloquente … forse troppo … appoggia la borsa con i dolci su una mensola e poi, allontanando dolcemente i bimbi da sé, lo vedo venirmi incontro ..
-Françoise … tutto bene? … mi sembri sconvolta … -
-No … io … forse è meglio che me ne vada … -
Mi giro di scatto e sto per aprire la porta, quando mi sento afferrare per un braccio …
-Aspetta … cosa ti prende? … perché stai facendo così? … -
-Io … scusami … ma non ti posso spiegare … - e dicendo così, mi libero dalla sua stretta e scappo …
Perdonami  Joe … io non ce la posso fare ad affrontare tutto questo dolore … tutta la disperazione di quei bambini! … è troppo per me !... perdonami … sono solo una patetica strega …  imbranata ed inetta! … e ora me ne rendo conto … io non ti merito … non sono neanche in grado di vedere il tuo sogno! …  e poi … e poi … io sono una strega … come posso solo illudermi che tu possa accettarmi? …
Corro come una pazza, piangendo disperata …
Mamma! … ho bisogno di te! … io … sono solo una stupida … una stupida … sciocca … strega incapace …
Ma all’improvviso  scivolo per terra, cadendo rovinosamente sulla neve e facendomi male ad una caviglia …
Attimi dopo, mentre piango disperata per terra, tenendo una mano sul punto dolorante, mi sento afferrare per le spalle …
-Françoise ! Tutto bene! Ma sei impazzita? … perché sei scappata così?! … lo sai che di sera la neve diventa un’unica lastra di ghiaccio!Volevi romperti l’osso del collo?! - mi chiede spaventato e anche un po’ arrabbiato …
Non sentendo risposta da me, inspira profondamente, come se volesse calmarsi, e mi aiuta ad alzarmi …
-Sei stata una sciocca! Dovevi aspettarmi! Qualunque fosse il motivo della tua reazione dovevi … - si interrompe mentre si accorge che sto piangendo … -Che ti succede? … perché … hai avuto quella reazione? … - mi chiede con un filo di voce tremante …
Abbasso gli occhi … non ce la faccio a guardarlo in faccia …
-Françoise …  -
Non rispondo … rimango in silenzio … non riesco a dirglielo … non riesco a dirgli la verità su di me e sulla mia famiglia … né tantomeno sul resto …
Sento Joe sospirare dolorosamente e poi, con molta pazienza, mi cinge la vita con un braccio e mi aiuta a camminare  verso casa …  rimanendo in silenzio per tutto il tragitto …
Appena arrivo di fronte al portone del caffè, mi stacco da lui bruscamente e, zoppicando, mi dirigo verso la porta … senza dirgli nulla …
-Aspetta … Françoise … dimmi perché ?… -
Sono appoggiata all’entrata , dandogli le spalle … non ho voglia di guardarlo … non ce la faccio … fa troppo male …
-Mi spiace … -
-Pensavo che … non fossero un problema per te, le mie origini … e il posto da dove provengo … -
Sento una fitta al cuore …
Non è come pensi …
-Io credevo che … tu … riuscissi a vedere oltre quello … -
Le sue parole sono come pugnalate al cuore … e faccio fatica a trattenermi dallo scoppiare a piangere di nuovo … e dal gridargli la verità …
-Mi sono sbagliato … ti credevo diversa …  - la sua voce trema … è affranta e piena di amarezza … e questo diventa sempre più difficile, da sopportare per me …
Io non ti voglio fare male … credimi … non voglio ferirti, anzi ... se solo potessi … esaudirei tutti i tuoi sogni, ma … deglutisco a fatica … forse, dovrei dirti lo stesso la verità … anche se, probabilmente, questo significherà perderti … per sempre …
-Aspetta … non è come credi … non è così … non è per te … il problema sono io e le mie origini … non le tue … - inspiro profondamente , cercando di farmi coraggio … ormai ho deciso … sarò sincera …  -Vedi  io … io … io sono una strega … - … lo so … è follia, ma …
Appena finisco di parlare , sento cadere un silenzio quasi surreale …  
E’ tutto così ovattato, che non sento neanche il suo respiro e mi assale il dubbio che ci sia ancora … per questo, mi giro lentamente, impaurita, sperando che non sia scappato … ma lo vedo fermo e immobile di fronte a me … con gli occhi spalancati e stupiti … così, con voce vacillante, continuo  …
-Sì, hai capito bene … io sono una strega … e così pure mia mamma e mia nonna .. apparteniamo ad una stirpe antica … che percepisce e realizza i sogni e i desideri delle persone … non voliamo sulle scope … e neanche andiamo a giro con gatti neri e corvi … non ci vestiamo di nero e … non so che altro … so solo che, nella dispensa del nostro caffè, c’è una stanza in cui teniamo i nostri segreti di famiglia e facciamo le pozioni … -
Alzo gli occhi verso di lui … e lo guardo … faccio fatica a interpretare la sua espressione …
-Quando siamo entrati all’orfanotrofio … sono stata assalita dai desideri dei bambini e sono crollata: ho sentito tutti i loro sentimenti … le loro paure … - prendo fiato …  - … i desideri dei bambini sono molto più forti di quelli degli adulti … non ero preparata a tanto … è per quello che sono scappata … solo per quello  … - concludo abbassando gli occhi e vergognandomi …
-Tu … sei … una strega ?…  -
-Sì … per quanto ti possa sembrare impossibile o assurdo … sì … e non solo … nel nostro negozio … si entra solo se si ha un desiderio da esaudire, quindi … -
-Io … sono entrato … perché  ho un desiderio … -
-Sì, ma … -
-Ma? … -
-Ma …  non sono riuscita ad esaudirlo fino ad ora perché … io non riesco a vederlo… -
-Non … riesci a vederlo? … - mi chiede stranito … ha un espressione insolita, che non riesco a decifrare … non capisco se mi crede o mi prende per pazza …
-No … ci ho provato, ma … non lo vedo … ma mia mamma lo ha visto e quindi … se dopo tutto quello che ti ho detto, vorrai tornare … chiederò a lei di esaudirlo al posto mio … così … il tuo sogno si realizzerà e … non dovrai più venire al caffè … -
-Quindi, quando il desiderio verrà esaudito … smetterò di venire qui?  ... - … sembra perplesso … quasi dubbioso …
- Sì … se domani, vorrai tornare al caffè … sarà anche  l’ultima volta che lo farai … e poi non sentirai più parlare di me … - e mentre finisco di dire queste parole … apro la porta di casa e vi entro, richiudendola velocemente alle spalle …
Mi appoggio contro questa e lentamente scivolo giù, piangendo a dirotto … cosciente che non lo rivedrò più …


Non gli ho neanche detto addio … ma forse, è meglio così …

 

Parecchio tempo dopo, mia mamma si accorge della mia presenza …
-Fran! Che ti è successo? … Mio Dio … bambina mia … -
Mi aiuta a mettermi in piedi e mi dà una mano a salire in camera, dove appena tocco il letto, scoppio a piangere nuovamente … e tra un singhiozzo e l’altro, le racconto tutto quello che è successo …
-Capisco tesoro mio … -
-Mamma … per favore … esaudisci il suo desiderio … te ne prego … -
-Ma tesoro … se lo faccio … lui non verrà più … lo sai … -
-Lo so , ma non credo che tornerà comunque …  dopo tutto quello che gli ho raccontato … quindi, ti prego … se domani verrà, esaudisci il suo sogno … vorrei almeno, che fosse felice … -
Annuisce e, per un attimo, rimane in silenzio … sembra quasi che stia soppesando le mie parole … -Va bene … se è questo ciò che vuoi … lo farò … però devi prima ascoltarmi … perché voglio spiegarti due cose importanti … e cerca di porre molta attenzione a ciò che ti dico … -
Annuisco flebilmente … mi sento così a pezzi che … non ho neanche la forza di aggiungere altre parole …
-Tesoro mio … voglio che tu sappia il motivo per cui non sei riuscita a vedere il suo sogno, nonostante tu continuassi a cercarlo … - prese fiato … - … è semplicemente perché ti sei innamorata di lui … fin dal primo momento in cui i vostri sguardi si sono incrociati …  tu, inconsciamente, non lo hai voluto vedere perché … sapevi che se lo avessi esaudito … non lo avresti più visto … e così, è stato anche per la pozione … ricordati che … una pozione non ha effetto quando la persona mostra già quel lato di sé … -
Ascolto in silenzio il suo discorso e prendo atto che … innamorarmi è stato il mio errore più grande …
Mi stacco dall’abbraccio della mamma e poggio la testa sul cuscino …
-Per favore mamma … esaudisci il suo sogno … -
-Va bene … ma ora dormi … domani … sarà un lungo giorno … -


Non ho neanche la forza di alzarmi per svestirmi … ma per fortuna, la mamma non mi dice nulla e mi lascia stare … spegne la luce e chiude la porta in silenzio … mentre io cado in un profondo sonno … senza sogni …

 

La caviglia mi fa ancora molto male e faccio fatica a stare in piedi … per questo, la mamma mi prepara un impacco con dell’arnica  … per aiutarmi a superare presto il trauma della caduta …
-Tesoro … farò come mi hai detto … va bene? … -
-Sì … -
-Sicura? … se hai qualche dubbio … -
-No … nessuno … -
-Va bene … ora vado … se ce la faccio verrò a trovarti più tardi … -
-Mamma? … -
-Dimmi … -
-Non me lo venire a dire … non lo voglio sapere quando … -
-Sì, ho capito … va bene … Comunque … tu non hai ascoltato veramente  ciò che ti ho detto ieri sera  …  -
E dicendo così, si chiude la porta dietro di sé mentre io casco nello sconforto più totale … senza capire e senza volerci davvero pensare, a cosa voleva dirmi con quell’ultimo discorso …

 

Guardo fuori dalla finestra … è da ieri sera che ha smesso di nevicare … non è caduto più neanche un fiocco …
Forse … era destino … e forse, non mi sbagliavo … era un circolo che si doveva chiudere e io … non lo stavo facendo … per questo continuava a nevicare …
Sospiro mestamente e mi guardo attorno … tutto sembra così strano e irreale … è come se guardassi le cose da un’altra prospettiva … come se fossero al di là di uno specchio e io non li potessi toccare …
Non so perché, ma questa sensazione mi riporta alla mente il mio libro … La saga dell’orologio infinito … sospiro nuovamente …
Forse è il momento buono per finirlo …
Allungo la mano verso il tomo e lo prendo … apro la pagina in cui ho lasciato il mio segnalibro ed inizio a leggere …
… quando lui la raggiunse, la ragazza era ormai parte dell’orologio … e aveva perso coscienza di sé …
… lui gridò il suo nome, con tutto il fiato e l’amore che provava per lei … e la pregò di ascoltarlo e di non mollare … la sua voce, ebbe l’effetto sperato:le scaldò l’anima e la riscosse …
… il ragazzo intraprese una dura lotta contro i nemici che l’avevano imprigionata, ma aveva continuato a parlarle per tutto il tempo, per tenerla presente …
… così, la ragazza mossa dallo spirito di sacrificio del ragazzo, raccolse tutte le sue forze e i suoi poteri … e fece esplodere il terribile orologio …
… quando il ragazzo si risvegliò , non la trovò accanto a sé  … e, inconsciamente, come se avesse avuto un presentimento, alzò gli occhi verso il cielo, cercandola e vedendo invece, solo una pioggia di stelle cadenti riempire la volta celeste  …
… bastarono solo alcuni attimi perché lui sentisse subito il suo profumo  e, alzandosi a fatica, stremato ancora dalla dura battaglia, corresse verso il punto da cui aveva sentito l’essenza di lei …
… la ragazza si era mescolata a polvere di stelle e stava precipitando dal cielo …
Solo lui era riuscito a percepirla ed era  andato in suo aiuto … prendendola in volo e salvandola …


E poi dicono che non esiste il lieto fine … sospiro mestamente, sfiorando con le dita le pagine del libro … un giorno … magari … anche io incontrerò la persona giusta e…
Senza volerlo, leggeri e fragili come battiti d’ali di farfalla, mi ritornano in mente immagini di lui … i suoi occhi … il suo sorriso … e ancora, quei brevi momenti trascorsi assieme … e il cuore mi si stringe … diventando piccolo piccolo …
Provo a ripetermi che mi passerà, ma … non solo i miei occhi piangono lacrime di dolore … anche il mio cuore … soffre tremendamente … versando ciò che sembrano gocce di memoria … e tutto questo, mentre le lancette dell’orologio scorrono inesorabili, indifferenti alla mia vita e ai miei sentimenti …

 

Le ore trascorsero lente … quasi interminabili … nonostante le avessi passate a leggere, ingannando il tempo e tentando di non pensare …
Alla fine però, l’orologio segnò le fatidiche venti e io sentii il mio cuore spaccarsi in due …
Adesso è tutto finito …
Mi alzo e mi metto a sedere sul bordo del letto … e aspetto tristemente che arrivi la mamma …
Non è venuta a trovarmi per tutto il giorno … ha mandato la nonna a vedere come stavo, ma lei non mi ha detto nulla … è rimasta in silenzio … guardandomi con occhi pieni di comprensione e di affetto …
All’improvviso, sento bussare alla porta … e, con le lacrime agli occhi, pronte a scendere copiose lungo le mie guance, le dico di entrare …
-Ciao … -
Alzo di scatto la testa, incredula e spaesata nel sentire quella voce  …
-Joe … - è di fronte a me … e mi sorride dalla porta …
-Posso entrare? … - ha un tono tranquillo e sereno … come anche il suo volto, che esprime gli stessi sentimenti …
Mi sento frastornata e confusa , nel vederlo lì, davanti a me, per questo tardo alcuni attimi, prima di annuire …
Alla fine, chiude la porta dietro di sé e si avvicina … e da dietro la schiena, tira fuori una scatola abbastanza grande, di una sfumatura blu oltremare, molto intensa, picchiettata d’argento e con un grosso fiocco in tulle rosa …
-Cos’è? … - chiedo con voce esitante …
-Un regalo … -
-Per me? … - … continuo a essere incredula e stupita … è un sogno? … o ho le allucinazioni?! …
-Sì … aprilo e dimmi se ti piace … -
Sono completamente sconvolta e … non so che fare! … guardo con aria persa il pacchetto che mi porge …
-Prendilo … senza timore …  - … il tono con cui mi esorta a farlo, ha qualcosa di strano … è come se … non mi stesse dando solo quella scatola, ma … altro … di ben più prezioso e importante …
Così, faccio un respiro profondo … tentando di riprendermi e di farmi coraggio … e, con non so quale forza, sotto il suo sguardo dolce e limpido, prendo il pacchetto con mani tremanti e lo scarto ….
Quando vedo il contenuto, rimango a bocca aperta … è una sfera di cristallo, su una base di legno dipinto di blu e oro, finemente intagliata, con un pupazzetto a forma di bimba, vestita da strega … che tiene una scopa in mano … il cappello a punta e le guanciotte tonde e rosse come mele …  i riccioli biondi, l’aria interdetta e un gattino nero accanto …
Senza pensarci,  ancora semi-intontita, la scuoto … e una marea di finti fiocchi di neve cominciano a danzare attorno a lei …
Ohhhhh … che meraviglia …
Ma la sua voce mi riscuote improvvisamente … -Ogni riferimento è puramente casuale! … - mi dice, ridendo divertito e guardandomi in volto … mentre i miei occhi sono ancora rapiti dalla sfera …  
-Uhm? … - alzo lo sguardo di nuovo verso di lui … e con un filo di voce …  -  … tu che ci fai qui? … - gli chiedo stupita …
Perché ho la sensazione che ho una faccia a rintronata?!? Proprio in questo momento?!? …
-Ehm … bella domanda … - piega la bocca in uno strano sorriso …  come se volesse farmi capire qualcosa … e, senza dire altro, si siede accanto a me in silenzio …
Metto da parte il regalo e lo guardo negli occhi …
-Il tuo sogno? … mamma ci è riuscita a … esaudirlo? … -
-No … - scuote la testa, sereno … anzi, direi quasi divertito …
Spalanco gli occhi, incredula di sentire che la mamma ha fallito …
-Non è possibile … lei non sbaglia mai! … -
Mi sorride dolcemente … sfuggendogli una risatina velata …  -Infatti !… ma non poteva farlo perché …  l’unica che lo poteva fare … e l’ha fatto … eri tu …   -
-Eh?! … - lo guardo contraddetta mentre lui scoppia  in una risata divertita  … ma torna subito serio e mi guarda con occhi così profondi da intimidirmi …  inconsciamente, distolgo lo sguardo e lo abbasso rapidamente sul mio grembo, dove tengo le mie mani strette a pugno per la tensione …
Improvvisamente, sento le guance in fiamme … il cuore battere furiosamente … e il sangue pulsare nelle vene …
Aiuto! … mi manca l’aria! … qualcuno apra la finestra! … 
Ad un tratto, sento la sua mano sulla mia … e il mio cuore esplodere dall’emozione  … inconsciamente, giro la testa verso di lui e lo vedo avvicinarsi al mio viso … chiudo gli occhi, inspiro tremante, e mentre inclino leggermente la testa, sento le sue labbra posarsi sulle mie …
E’ come una scossa elettrica, che mi percorre da testa a piedi e mi fa perdere il contatto con la realtà … e proprio mentre mi lascio andare a quel dolcissimo contatto, penso che sono stata una stupida, a pensare che sia stato un errore innamorarmi … in particolare di lui …
Le sue labbra sono così dolci e morbide, mentre si muovono sulle mie e mi accarezzano languidamente … sono come miele, di cui non mi stancherei mai di nutrirmi …
E’ così vicino a me, che posso sentire distintamente il calore del suo corpo e il profumo della sua pelle … ma questo, accresce ancora di più il mio bisogno di averlo accanto … così, allungo una mano verso di lui, posandola sul suo petto … e sento il suo cuore battere forte come il mio …
E’ così sorprendente questa sensazione …  che sento qualcosa, al livello dello stomaco, sciogliersi dentro … mi sembra di essere così leggera … di volare libera tra le nuvole … è come se fossi in una favola … dove la principessa si sveglia dal suo sonno, grazie ad un bacio d’amore …
Quando si allontana da me, sono intontita e mi gira tutto intorno …  come se avessi bevuto un’intera bottiglia di liquore alla rosa ! …
-Streghetta mia … - mi sussurra mentre sfiora il mio naso con il suo … -Come hai fatto a non accorgerti che lo avevi già esaudito tu, il mio desiderio? … il primo giorno in cui ci siamo incontrati … il giorno in cui mi hai sorriso per la prima volta e hai iniziato a riempire la mia vita di gioia e calore … è da allora che non ho più sentito di essere solo … e anche se ti vedevo solo per pochi minuti al giorno … quei pochi attimi, mi riempivano il cuore di felicità … - mi sfiora con le labbra la guancia, asciugandomi una lacrima, che mi è sfuggita per la gioia di sentire le sue parole …    -Sciocchina … proprio tu, che cercavi di esaudire il mio sogno, te lo volevi portare via … scappando da me …  -
A quelle parole, metto da parte la mia paura e lo abbraccio forte ... ed inizio a piangere …
-Perdonami .. sono stata una stupida … -
-No … hai solo avuto paura di inseguire il tuo sogno e di non riuscire ad esaudire il mio … e questo, se ci pensi bene, è abbastanza comico … per una come te! … - … ride debolmente …
Mi allontano da lui quanto basta per guardarlo negli occhi di sbieco … - Ora, non credi di esagerare?! … guarda che sono sufficienti la mamma e la nonna per ricordarmi che sono una strega imbranata! -
Scuote divertito la testa e, sorridendomi, si avvicina di nuovo a me, tentando di baciarmi … tentando …
-Ehm … ehm … scusate se vi disturbo, ma … -
Staccandoci bruscamente, ci voltiamo entrambi, imbarazzati, verso la porta …
-Scusate … avevo dimenticato di bussare! … ma volevo sapere se Joe rimaneva a cena con noi … -
Mamma … ma proprio ora?!?! … aspettare un minuto prima di fare la tua entrata a paladina della giustizia?!?! … arghhhhhhhhhhh!!!!
-Ecco io … non saprei se … è il caso … - balbetta confuso … dandosi un’aria innocente …
E’ inutile che fai l’innocente … mi hai rubato un bacio e … stavi per rifarlo! ..
-Beh … stasera ho preparato del salmone in agrodolce con insalata e del risotto ai frutti di mare con verdure saltate … se pensi che ti possano piacere … sei il benvenuto ! … -
-Non è per quello … è solo che … -
-Se è per mia mamma … non ti preoccupare … ha l’aria burbera, ma quando entri a far parte della famiglia, ti prende sotto la sua ala protettiva! E io, ti assicuro che non mordo!… più o meno … dipende se … me ne dai l’occasione! - … ride, guardando la sua faccia preoccupata … - E comunque … se facciamo tardi … puoi sempre rimanere a dormire qui!Non ho problemi … ovviamente sul divano in salotto!questo sia ben chiaro! E’ ancora presto, per condividere la stanza con la mia bambina! –
A quella affermazione divento rossa come un peperone e Joe sbianca letteralmente …
-Ok … messo in chiaro le regole base di casa … vi aspetto entrambi di là!-
Richiude la porta , lasciandoci perplessi e allibiti …  
-Non … non ti spaventare … è tutto nella norma … - dico ancora frastornata …
-Ah … ok … insomma … lo deve fare! … - mi dice scoppiando a ridere nervosamente ...
-Quindi … che fai? … rimani a cena e … - mi volto verso di lui … ansiosa di avere una risposta …
-Rimango a cena … e poi … per il tè … - conclude sornione …
Gli sorrido … -Allora andiamo … prima che mia mamma si agiti perché non ci vede arrivare! … -
-Ok … - mi dice, prima di rubarmi, alla sprovvista, un piccolo e dolcissimo bacio …
Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh … posso morire felice, ora … anzi, no!Ora che ci penso … questo è solo l’inizio! …
Tento di alzarmi dal letto, ma la caviglia mi fa ancora male … Joe se ne accorge e viene subito vicino a me, aiutandomi a camminare e ad andare verso la cucina …
-Posso farti una domanda? … -
-Dimmi … -
-Hai mai usato qualche pozione su di me? … - mi chiede con tono innocente e curioso allo stesso tempo …
Mi gelo sul posto … e spalanco gli occhi …
Ahia!...
-No, no … mai! Non avrei mai potuto fare una cosa simile!- dico, scuotendo la testa veementemente, cercando di essere seria e senza farmi scoprire …
-Ok … -
Uhm … sembra scettico …
Arriviamo in cucina e mi aiuta ad accomodarmi … ma vedo che mi sta guardando in volto …
-Che c’è? … perché mi stai guardando? … - … non riesco a capire la sua espressione … è strana …
-Volevo vedere il tuo naso … - mi risponde serio …
Lo guardo perplessa mentre vedo la mamma e la nonna che seguono con attenzione la scena … in particolare quest’ultima … che lo segue con attenzione …
-E perché? … - chiedo stupita …
-Volevo vedere se ti era cresciuto … piccola streghetta bugiarda … -
No!Non è possibile?!Mi ha letto nel pensiero anche lui?!Aiuto, mi ha scoperto! … e ora come faccio? …
Mi porto inconsciamente una mano alla bocca, per soffocare un grido di sorpresa!
Speriamo che non abbia letto anche i pensieri che ho fatto su di lui!O sono nei guai! … mi seppellisco viva, se li sa!
Piego le labbra in una smorfia di disappunto mentre tutti scoppiano a ridere, divertiti…
A quel punto, vedo la nonna avvicinarsi a Joe con un grande sorriso e poi, mettergli una mano sulla spalla …
-Bene Joe … benvenuto nella nostra famiglia! … non molto convenzionale, ma … piena d’amore e unica nel suo genere! –

To be continued …

Ispirato a Would you like some tea?
delle Hello Venus,
Pledis Entertainment Korea,
2 Maggio 2013.

Hey, listen up!
Where you at now?
You ready to tell me, boy!
It’s already been 100 days since we started dating
It’s still a bit awkward between us
Today I have a date with you for the first time in a while
What do I do, what do I do, the sun is already setting
Every day, every night
when will we get a bit closer?
I can’t even say it because I’m the girl
Stupid boy, silly boy,
I can’t wait any longer
Today I will be courageous and tell you
After the evening sun sets,
after the darkness falls Will you take me home?
I don’t want to say goodbye yet,
do you want to get to know me more?
Then do you want to come in and have some tea?
This night is too long by myself
I want to know you more
I ask of you until the morning comes
Hey, boy listen, I went to that cafe with you
But now let’s be together at my place
It’s embarrassing but I will take courage and tell you
Do you want to have some tea at my place?
That’s strange, I’m curious,
do you even love me?
Or are you just caring for me?
No, stupid, this isn’t what I want
I will throw away
my pride and tell you
After the evening sun sets,after the darkness falls
Will you take me home?
I don’t want to say goodbye yet,
do you want to get to know me more?
Then do you want to come in and have some tea?
Want to have some tea? Come on in
I want to be with you alone together
I thought hard about this on our way home
Don’t just stand there like a fool and come to me
It would be nice if you would notice this first
After the evening sun sets, after
the darkness falls. Will you take me home?
I don’t want to say goodbye yet,
do you want to get to know me more?
Then do you want to come in and have some tea?
This night is too long by myself
I want to know you more
I ask of you until the morning comes

© 28/07/ 2013

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